Stella e Will sono due adolescenti, accomunati da una gran voglia di vivere e da una terribile malattia: la fibrosi cistica. Ed è proprio in ospedale, dove entrambi sono ricoverati a causa della loro patologia, che si incontrano e si innamorano. Quella raccontata dal film A un metro da te è una storia d’amore commovente e straziante, che è stata accolta favorevolmente dal pubblico. La pellicola, uscita in Italia il 21 marzo 2019, ha infatti riscosso un grande successo e si è attestata leader del box office sin dal primo giorno.
A un metro da te affronta un tema molto delicato, quello della fibrosi cistica, nonché tutte le sue gravi implicazioni. Il film porta sul grande schermo l’amore di due ragazzi a cui la malattia ha tolto persino la possibilità di rimanere vicini. Stella Grant e Will Newman, i giovani protagonisti della pellicola, sono infatti costretti a rimanere ad almeno un metro di distanza per scongiurare eventuali trasmissioni batteriche pericolosissime, che potrebbero costare loro la vita.
La fibrosi cistica è una malattia genetica che compromette le secrezioni fisiologiche di molti organi, principalmente quelle dei polmoni e dei bronchi. Chi soffre di questa patologia produce un muco molto più denso del normale, che ristagna all’interno dell’apparato respiratorio favorendo l’attecchimento e la crescita di batteri patogeni. Questi microrganismi, che spesso su una persona in salute non hanno alcuna conseguenza, nei malati di fibrosi cistica possono addirittura portare alla morte.
Dopo aver contratto un’infezione batterica, il paziente riesce difficilmente a sbarazzarsene e può trasmetterla ad altre persone che soffrono di fibrosi cistica, semplicemente stando nelle loro vicinanze. Basta infatti un colpo di tosse per far sì che i batteri raggiungano le vie respiratorie di chi ci circonda. È per questo motivo che i ricercatori hanno stilato delle linee guida per chi ha questa malattia, in modo da ridurre il più possibile la trasmissione batterica.
Proprio come Stella e Will, i pazienti malati di fibrosi cistica dovrebbero mantenere tra di loro una distanza di sicurezza di almeno due metri – secondo alcune fonti, addirittura di tre metri. E naturalmente dovrebbero prestare attenzione all’igiene delle mani e considerare l’utilizzo della mascherina in caso di contatti ravvicinati. I due ragazzi protagonisti di A un metro da te imparano pian piano ad amarsi anche rimanendo a distanza, senza potersi sfiorare.
Una sfida difficilissima, per due giovani che vorrebbero soltanto poter trovare conforto l’una tra le braccia dell’altro. Ma si tratta di una sfida per la vita. Stella e Will scopriranno quale immensa sofferenza sia il dover restare lontano dalla persona che si ama, senza poter avere il minimo contatto fisico. E, con gli occhi lucidi, il pubblico ha scoperto qualcosa in più su questa terribile malattia.
Sfoglia la nostra gallery per qualche dettaglio in più sul film A un metro da te.
A un metro da te
A un metro da te è un film del 2019 diretto da Justin Baldoni. Il cast vede la presenza di due giovani star come Haley Lu Richardson – una delle protagoniste di Rawenswood – e Coule Sprouse – è uno dei gemelli Zack e Cody, nonché protagonista di Riverdale.
Stella Grant
Haley Lu Richardson veste i panni di Stella Grant, una ragazza di 17 anni affetta da fibrosi cistica. La giovane è molto attiva sui social, dove condivide i suoi video in cui racconta la sua esperienza con la malattia.
Will Newman
Cole Sprouse intepreta il giovane Will Newman, un ragazzo costretto in ospedale per una terapia sperimentale, a cui si sottopone a causa di un’infezione batterica ai polmoni che non riesce a debellare.
Il primo incontro tra Stella e Will
Stella incontra per caso Will nelle corsie d’ospedale dove entrambi sono ricoverati. Capisce subito di trovarsi di fronte ad un ragazzo ribelle, che fa fatica a rispettare le ferree regole che la malattia gli impone.
Così nasce un'amicizia...
Pian piano, Stella e Will riescono a stringere amicizia. Anche la terapia diventa una scusa per trascorrere del tempo insieme.
...che si trasforma in amore
In breve tempo, i due ragazzi capiscono di essere innamorati. Ma non possono avere contatti fisici: la malattia impone loro di rimanere ad almeno due metri di distanza, per evitare infezioni crociate.
L'approvazione della LIFC
Per il tema trattato e per aver contribuito a sensibilizzare l’opinione pubblica su questa malattia, il film ha ottenuto il patrocinio della Lega Italiana Fibrosi Cistica onlus (LIFC), l’associazione che si occupa di migliorare la qualità della vita dei pazienti.
La fibrosi cistica
Il presidente della LIFC Gianna Puppo Fornaro ha commentato in maniera positiva l’uscita del film:
“Siamo certi che molti giovani con fibrosi cistica si riconosceranno nel ribelle Will e in Stella, metodica e aderente alle terapie. Grazie a loro, molti altri giovani impareranno cosa vuol dire vivere con una compagna di vita come la fibrosi cistica”.
Un successo al botteghino
A un metro da te è stato accolto con grande successo: nel primo weekend si è aggiudicato il primo posto al Box Office con 1 milione e 341mila euro incassati.
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