Cos'è lo spiritual malady di cui ha sofferto Jamie Campbell Bower di Stranger Things
Ne ha parlato di recente l'attore di Strangers Things Jamie Campbell Bower. Ma che cos'è esattamente lo spiritual malady?
Ne ha parlato di recente l'attore di Strangers Things Jamie Campbell Bower. Ma che cos'è esattamente lo spiritual malady?
Di recente, il celebre attore di Stragers Things Jamie Campbell Bower ha rivelato di aver sofferto per diverso tempo di una patologia nota come “spiritual malady“, una sorta di senso di colpa molto profondo e di vergogna per gli errori da lui commessi.
“Soffrivo di una cosa che si chiama spiritual malady, un grande buco al centro dell’anima e una sete che cercavo di soddisfare, nella disperazione di veder nel frattempo andar tutto fuori controllo. Un senso di risentimento senza fine, che suppurava dentro di me e mi ha fatto ammalare “, ha ammesso l’attore. “Il bello è che la guarigione inizia proprio quando capisci che nulla si può controllare, e cominci a lasciare andare”.
Campbell Bower ha dichiarato di aver a lungo cerato di contrastare la malattia con l’alcol, ma chiaramente, dopo il torpore temporaneo dei sensi, tutto il dolore tornava a tormentarlo. Oggi l’attore ha dichiarato di non bere da 7 anni e di aver fatto finalmente pace con se stesso.
“L’alcol serviva a scacciare la parte del mio mondo interiore che mi faceva paura”, ha ammesso Campbell Bower a cuore aperto. “Col risultato che la bottiglia mi aveva trasformato in una versione diminuita di me stesso. Non bevo più da 7 anni e mezzo. E non mi concedo neppure un goccio per il compleanno di un amico”.
Va detto che molto spesso chi soffre di malattie spirituali cerca di colmare il proprio vuoto interiore con droghe, alcol, sesso, shopping o qualsiasi cosa che possa far sentire meglio, anche solo per qualche ora. Il vuoto che si sente a un livello così profondo spinge a cercare l’automedicazione per alleviare la tristezza e la disperazione.
In questa disperata ricerca di qualcosa che possa aiutare a far fronte al senso di vuoto, spesso ci si dimentica dell’unica cosa che può davvero allontanare da noi queste emozioni negative: il risveglio spirituale, ovvero la piena consapevolezza e accettazione dei nostri limiti come esseri umani.
“Il buio non è il male, bensì una necessità vitale, e non bisogna averne paura. Perché non c’è giorno senza notte”, ha dichiarato Campbell Bower in una intervista a La Repubblica. In pratica, solo affrontando il nemico più forte di tutti, il nostro Io, e accettando la fragilità intrinseca all’essere umano possiamo sperare di ritrovare l’equilibrio interiore perso.
Giornalista sulle nuvole, i miei grandi amori sono i libri, il cinema d'autore e gli animali. Sepulveda e Tarantino: le mie ossessioni.
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