Sponsorizzato da

La biologia ci cambia, ci fa evolvere e trasforma il corpo. E non solo le parti che si vedono: anche la vulva e la vagina sono interessate da questo processo di maturazione e invecchiamento che ne modifica le funzionalità e l’aspetto esteriore.

Nel libro She-Ology: The Definitive Guide to Women’s Intimate Health. Period. di Sherry A. Ross, l’autrice esplora questi cambiamenti per garantire salute e lunga vita all’apparato genitale femminile. Più di tutto, il suo lavoro prova ad aggirare i tabù che spesso, anche inconsciamente, vengono legati alla vita intima. Nel suo saggio parla della vulva come di una parte fondamentale dell’essere donna, non soltanto intesa come femminilità biologica ma anche mentale. E infatti la intende come:

parte del ciclo delle nostre vite, il riflesso di come cresciamo e maturiamo nei vari passaggi della femminilità. Proprio come qualsiasi altra parte del tuo corpo, la pelle, le ghiandole, i follicoli piliferi, l’aspetto della vulva e della vagina sono influenzati dal processo di invecchiamento.

Il lavoro di Sherry A. Ross parla soprattutto alle donne che non sanno niente, o quasi, della propria vulva. Secondo uno studio di YouGov, metà della popolazione britannica (che include anche donne) non sa quali sono le parti che compongono la vagina: il 58% non sa identificare o descrivere a cosa serve l’uretra, il 47% le labbra e il 52% la vagina stessa. Fa eccezione la clitoride che sembra essere l’unico elemento conosciuto con facilità dagli intervistati.

A fronte di questa scarsa conoscenza del corpo delle donne, l’azienda Essity ha lanciato uno spot per Nuvenia in cui la canzone Viva la vulva – cantata e ballata da vulve di ogni forma, colore e dimensione – fa da traino a un dibattito su empowerment e auto-accettazione che passa anche per la conoscenza delle proprie parti intime.

10

Conoscere l’aspetto, le funzioni, i bisogni igienici della vagina e della vulva nel qui e nell’ora è fondamentale, ma anche avere una proiezione di come saranno a 30, 40 e 50 anni (e oltre) è un modo per alimentare questo dibattito. E per smettere di ignorare una parte del corpo delle donne che spesso rimane nascosto e sconosciuto e che invecchia, proprio come tutto il resto, in modo naturale.

Una questione di maturità

Quando si parla di cambiamenti della vulva non si intende solo un’evoluzione estetica, ma anche funzionale. Ad esempio il modo in cui la vulva e di conseguenza anche la vagina vengono coinvolte nella sessualità a 20 anni non è lo stesso a 40. E così le cure e l’igiene di cui hanno bisogno si modificano. Gli estrogeni giocano un ruolo fondamentale in questo cambiamento perché i loro livelli decrescono in menopausa, cambiando i tessuti di cui la vulva è composta. 

In questo viaggio per scoprire come si trasforma la vulva dagli anni della pubertà a quelli della menopausa scopriremo che, insieme ai tessuti, cambiano anche gli odori, il grado di secchezza e lubrificazione, la distribuzione pilifera sul pube. Tutto si modifica in modo naturale, proprio come fa un viso che invecchia dolcemente col passare del tempo.

La vulva, dalla pubertà ai 20 anni

Cambia il seno, cambia il corpo, cambia il modo di pensare. Pubertà vuol dire trasformazione ed è il periodo in cui la vagina acquisisce le funzionalità che la definiranno per buona parte della sua vita “giovane”. La vulva poi comincia a delinearsi con i contorni estetici che avrà dai 20 ai 30 anni circa: come riporta uno studio dell’Adolescent Health Center di Mount Sinai, durante la pubertà è difficile rendersi conto di ciò che sta succedendo nelle proprie mutandine, eppure i cambiamenti sono eccezionali.

Le labbra si ingrossano e si gonfiano, perché intervengono gli ormoni della crescita a modificarli. Cominciano le perdite biancastre della consistenza dell’albume, anche se il menarca, ovvero il primo ciclo mestruale, non è ancora comparso. Gli odori, la consistenza e l’aspetto di queste perdite cambiano in base al periodo del mese e sono perfettamente normali: la vagina in questa fase della vita è autopulente e usa secrezioni vaginali abbondanti per mantenere intatto il suo ecosistema.

A 20 anni la vulva comincia la sua prima, grande trasformazione e si trova al massimo del suo benessere naturale:

  • Il colore dei tessuti della vulva è molto chiaro, più chiaro che in qualsiasi altro periodo della vita, persino dell’infanzia.
  • I peli pubici sono più forti che mai: è proprio intorno ai 20 anni che i peli acquisiscono forza.
  • Il pavimento pelvico è potente: perché i tessuti e i muscoli di vulva e vagina sono incredibilmente tonici in questa fase.
  • La lubrificazione è al massimo: a 20 anni si hanno pochi problemi di lubrificazione naturale. L’unica cosa che può impattare è l’uso della pillola anticoncezionale che potrebbe favorire secchezza vaginale.

Come prendersi cura della vulva a 20 anni: come una macchina ben oliata, la vagina lavora al massimo della sua forma e non ha bisogno di nulla se non di una corretta igiene intima per mantenere inalterato PH (intorno ai 4.5 è ottimale) e acidità. Anche gli odori e le fragranze artificiali non sono ammessi, anzi, potrebbero creare arrossamenti, alterazioni e pruriti.

Vulva e vagina a 30 anni

La decade dei 30 anni, per una donna, si identifica spesso con quella della maternità o almeno così dicono le statistiche. Si tratta ovviamente di numeri indicativi che rappresentano un campione di donne italiane (che possono optare per avere figli prima dei 30, dopo o non averne affatto): l’Istat ha individuato nei 31,2 anni la media di età in cui una donna in Italia sceglie di avere un figlio (dati al 2018). Va da sé che, seguendo questi insights, sono proprio i 30 gli anni della rivoluzione dell’apparato intimo femminile.

La gravidanza e il parto sono gli eventi biologici che più di tutto ne modificano l’aspetto e le funzionalità. Spesso, anche in modo brusco e con conseguenze che si prolungano dopo la nascita, con l’aumento di casi di incontinenza post-parto o prolassi urinari e vaginali.

Il parto vaginale coinvolge per forza di cose i muscoli del pavimento pelvico, li distende e li stressa per fare in modo che il bambino possa uscire agevolmente. E questo, ovviamente, cambia tutto sia nel canale vaginale che nella vulva. Spesso sono cambiamenti impercettibili alla vista ma sensibili ad esempio al tatto: molte donne dopo il parto hanno sperimentato che il loro canale vaginale è “più largo”, percezione che hanno valutato utile durante i rapporti sessuali. La secchezza vaginale è un’altra conseguenza, per lo più temporanea, che molte donne hanno provato dopo un parto naturale. 

Ma a 30 anni la vulva non cambia solo per via di una gravidanza: il suo processo di invecchiamento comincia a entrare nel vivo anche nelle donne che non hanno avuto figli.

  • Diventa più scura: a differenza dei 20 anni, è in questa decade che una donna scopre che i tessuti della sua vulva sono di un tono più scuro. Può dipendere dal parto o, più semplicemente, dall’età.
  • I tessuti perdono tono in modo impercettibile: può sembrare come a 20 anni, almeno alla vista, ma in realtà comincia a perdere elasticità.
  • Il pavimento pelvico comincia a indebolirsi: è il periodo in cui la maggior parte delle donne comincia a soffrire di incontinenza urinaria a causa di un rilassamento del pavimento pelvico, sia che abbia partorito, sia che non abbia figli. In Italia ne soffrono più di 3 milioni di donne sui 35 anni secondo una ricerca degli esperti dell’Ospedale Niguarda di Milano.
  • La libido cambia: la libido dei 20 anni non è quella dei 30. Può essere una questione soggettiva, ma sono soprattutto fattori biologici e fisiologici ad alterarla, abbassandola in periodi di stress mentale e fisico.
  • Si potrebbe percepire maggiore secchezza vaginale: indipendentemente dal fatto che si abbia avuto un parto, a 30 anni si potrebbe percepire una minore lubrificazione durante il sesso. L’uso di lubrificanti artificiali in questo senso può facilitare la penetrazione e rendere più piacevole il rapporto.

Come prendersi cura della vulva a 30 anni Col pavimento pelvico che comincia a perdere colpi, gli esercizi di Kegel sono fondamentali per migliorarne le prestazioni, soprattutto dopo un parto naturale. Una corretta igiene intima, che non includa detergenti troppo aggressivi, aiuta la vagina a mantenere intatto il suo PH e dunque i suoi livelli di acidità e a favorire la lubrificazione naturale senza interferenze.

La vulva a 40 anni

Pubertà, parto e menopausa sono i tre grandi eventi che modificano aspetto e funzionalità dell’apparato intimo femminile da un punto di vista biologico. Intorno ai 40 anni però le donne sperimentano i cambiamenti della pre-menopausa, che si estendono per circa 7-10 anni prima della menopausa vera e propria. La decade dei 40 anni è una sorta di limbo, in cui gli estrogeni si muovono come su un’altalena, la fertilità può avere più o meno livelli ottimali e anche la libido si comporta in modo inaspettato, salendo e scendendo come una marea.

E anche la vulva cambia, in aspetto e funzionalità.

  • I livelli di estrogeni si abbassano: sono loro che aiutano a mantenere i livelli di collagene vaginale in equilibrio per buona parte della vita di una donna e che garantiscono un buon afflusso di sangue. 
  • Perde di elasticità: il fatto che gli estrogeni oscillino nella fase della premenopausa non aiuta a mantenere intatta quell’elasticità che caratterizza i tessuti della vulva fino ai 30 anni circa.
  • Le labbra si distanziano: la causa sta nel fatto che diminuiscono i livelli di grasso e le pareti della vulva in questa fase tendono ad assottigliarsi.

Come prendersi cura della vulva a 40 anni: proprio per garantire il livello di estrogeni necessario, molte donne optano per integrare nella loro routine di benessere intimo una crema agli estrogeni per uso esterno. Intorno ai 40 anni la pelle della vulva si assottiglia e gli sbalzi ormonali interni movimentano il PH intimo che in media oscilla intorno ai 4.5, diminuendone drasticamente la flora. Un probiotico per la salute vaginale può dare una mano a stabilizzare i valori ottimali.

La vulva dai 50 anni in poi

Gli esperti della North American Menopause Society hanno confermato che la maggior parte delle donne sperimentano la menopausa tra i 45 e i 55 anni e che la media è 51. Studi di Humanitas confermano che la menopausa fisiologica avviene proprio in questa fascia d’età mentre viene definita tardiva quando si presenta dopo i 52 anni.

Così come qualunque altra parte del suo corpo, anche la vulva invecchia in questa fase della vita di una donna. Lo fa in modo più plateale delle decadi precedenti, con cambiamenti nella consistenza dei tessuti e anche alla vista.

  • Si sperimenta maggiore secchezza vaginale: la lubrificazione diminuisce ulteriormente e sono ancora una volta gli estrogeni a modificare l’ecosistema vaginale. Secondo una ricerca pubblicata sul sito dell’Harvard Medical School molte donne che sperimentano secchezza vaginale in menopausa tendono a non comunicarlo al loro ginecologo, provocando un peggioramento dei sintomi fino alla comparsa di una patologia chiamata Genitourinary syndrome of menopause: la GSM include tutti i principali problemi legati alla menopausa e li rende cronici se sottovalutati.
  • La cervice si rimpicciolisce: ma anche la vagina e la vulva lo fanno, per via dell’assottigliamento dei tessuti.
  • I peli pubici diventano più radi e ingrigiscono
  • Il colore della vulva tende ora al pallido
  • Il pH diventa meno acido: sono sempre gli estrogeni e il loro abbassamento a provocare questo cambiamento, riportando i livelli di PH vaginale a quelli precedenti alla pubertà (intorno ai 5.3 in media, come riporta Medical New Today). L’ambiente vaginale diventa quindi neutro e favorisce l’insediamento di batteri e dunque la proliferazione di infezioni intime.

Come prendersi cura della vulva a 50 anni e oltre: secondo diversi studi tra cui quello che indaga la sessualità degli over 50 negli Stati Uniti dal titolo A Study of Sexuality and Health among Older Adults in the United States, il sesso è una componente importante e continua a giovare alla salute anche dopo la menopausa. 

Tra i benefit del sesso ripresi da Psychology Today , oltre alle ripercussioni sul benessere mentale e della salute delle coppia, ci sono quelli legati all’elasticità della vulva e della vagina, che grazie ai rapporti sessuali si “allenano” a tenersi in tensione. L’afflusso di sangue che arriva da un rapporto sessuale favorisce proprio l’elasticità e aiuta la vagina a mantenersi giovane. Inoltre, usare un detergente intimo adeguato al nuovo PH è fondamentale per evitare infezioni batteriche, cattivi odori e altri disturbi.

Articolo sponsorizzato da

Nuvenia, tra i principali brand nel settore degli assorbenti femminili, supporta le donne nei giorni del ciclo, per garantire loro massimo comfort e benessere, ed è al loro fianco per abbattere stereotipi e tabù sulle mestruazioni.
Nuvenia è un marchio Essity, azienda leader nel settore dell’igiene e della salute.

  • Chiamiamo le cose col loro nome