Al mare con il ciclo senza limiti: le mestruazioni sono naturali, non un impiccio
Al mare con il ciclo, sì o no? Sfatiamo qualche mito tenendo presente che esiste una sola regola: essere a proprio agio con se stesse.
Al mare con il ciclo, sì o no? Sfatiamo qualche mito tenendo presente che esiste una sola regola: essere a proprio agio con se stesse.
Insomma, figuriamoci lo scenario: assorbenti o coppette mestruali dappertutto, l’incubo che la sabbia finisca proprio in quella zona, e soprattutto l’idea di dover rinunciare ai bagni in mare. Ma è proprio così?
Andare al mare con il ciclo è possibile o no? La risposta è sì, e lo si può fare praticamente senza limiti. La verità è che per anni siamo cresciute con falsi miti, che è giusto sfatare.
Il punto da cui bisogna partire in realtà non è questo, ma “quanto ci sentiamo a nostro agio al mare con il ciclo?”. Perché la risposta da darsi è proprio questa. Solo comprendendo quanto l’andare al mare con le mestruazioni possa influire sul nostro benessere, o possa farci sentire imbarazzate, sapremo di conseguenza se onde e salsedine fanno per noi in questo periodo.
Alcune donne, infatti, potrebbero non trovarsi propriamente in una situazione di agio, per via del gonfiore fisico causato dalle mestruazioni, o dei crampi tipici di quei giorni; altre potrebbero trovare scomodo il costume e avere la sensazione che qualcosa “sfugga” sempre, oppure, molto semplicemente, non essere particolarmente amanti di tamponi e assorbenti interni.
In generale, però, possiamo con certezza sfatare alcune credenze legate al ciclo mestruale.
Lo rallenta, semmai, ma solo per una questione di gravità. “Il sangue scorre dall’utero nella vagina attraverso la cervice a causa della gravità e la pressione dell’acqua può ridurre il flusso durante il nuoto” spiega la dottoressa Jacqueline Ho, esperta di endocrinologia riproduttiva e infertilità presso la Keck Medicine dell’USC.
Non c’è nessun “mistero”, quindi, né strane reazioni del sangue mestruale a contatto con l’acqua fredda. È, semplicemente, tutta questione di fisica.
“Qualsiasi piccola quantità di sangue che dovesse entrare nell’acqua sarebbe o neutralizzata dal trattamento chimico dell’acqua, nel caso delle piscine, o diluita enormemente in un grande specchio d’acqua naturale come il lago, l’oceano o il mare“, afferma Jennifer Meyers, ostetrica del Mayo Clinic Health System.
Il tampone inserito prima della nuotata si posiziona infatti molto in alto, mentre il resto della vagina rimane abbastanza “chiuso” in quel momento, così che il passaggio di liquidi fra interno ed esterno praticamente non c’è.
Potrebbe sembrare strano, ma alcune donne hanno anche questa preoccupazione, soprattutto se si trovano a nuotare in acque molto aperte come l’oceano. In ogni caso, potete tranquillizzarvi: il vostro sangue non attirerà nessuna temibile creatura marina!
Anche se è consigliabile evitare l’esposizione nelle ore più calde per chi soffre di cali di pressione e spossatezza, è falso affermare che i raggi solari contribuiscano a rendere il ciclo più abbondante. Se perciò non accusate particolari dolori potete dedicarvi alla tintarella senza particolari problemi.
La parola d’ordine, in ogni caso, è essere a proprio agio con se stesse e con il proprio corpo; le mestruazioni non devono più essere un tabù, anzi possono essere “sfruttate” per ricavare il massimo possibile da sé e dalle circostanze, messaggio, questo, che è anche il cardine della campagna Period Power promossa da Nuvenia, di cui abbiamo parlato nella nostra rubrica.
Passiamo ora al dilemma su quale assorbente scegliere per le proprie vacanze al mare con ciclo. Anche qui, molto dipende ovviamente dalle preferenze individuali, anche se, in generale, l’assorbente esterno può causare qualche disagio in più.
Ad esempio, l’assorbente esterno può risultare appiccicoso, sia per la pelle che per la sabbia che può incollarvisi addosso, oppure può costringervi a pensare a degli stratagemmi per evitare di metterlo in mostra, come ad esempio indossare degli shorts, un pareo o una gonna. Con un assorbente esterno, inoltre, è piuttosto difficile pensare di potersi godere una rilassante nuotata in mare, cosa che invece è consentita con l’utilizzo del tampone interno.
Questa soluzione permette infatti di indossare tranquillamente il costume da bagno – anche i modelli più “striminziti” – senza che possa notarsi alcunché. Fermo restando, ovviamente, che c’è la necessità di cambiarlo spesso, soprattutto per evitare spiacevoli macchie sullo slip del bikini. In genere un tampone normale va cambiato almeno ogni quattro ore, ogni sei ore quando il flusso si fa più leggero.
Per questo, la vera regola fondamentale è scegliere spiagge che siano ben attrezzate per garantirvi un’igiene sicura. Inoltre, è buona norma cambiare l’assorbente interno anche dopo il bagno in mare, dato che potrebbe essere leggermente imbevuto di acqua.
Sulla coppetta esiste da tempo un dibattito acceso: c’è chi non ne può fare a meno, e chi invece la reputa apoteosi della scomodità. Anche in questo caso, naturalmente, è tutto molto soggettivo, ma in generale si può dire, senza azzardare, che presenti persino qualche vantaggio in più rispetto all’assorbente interno:
Assodato, quindi, che l’essere a proprio agio con se stesse sia l’elemento più importante per decidere di affrontare una giornata al mare con il ciclo, ci sono senz’altro alcuni consigli pratici da seguire per passare ore piacevoli senza preoccuparsi del flusso mestruale.
Preferite lidi che abbiano bagni in cui potervi cambiare e docce per potervi dare una rinfrescata dopo una giornata di mare.
Non serve solo per idratarvi spesso, cosa che è comunque molto importante, ma anche per pulirvi qualora non abbiate a disposizione un lavandino che possa essere considerato tale.
Non mettetevi al sole nelle ore più calde se il ciclo mestruale comporta per voi spossatezza o abbassamenti di pressione, perché i raggi solari potrebbero peggiorare la situazione.
Portate sempre con voi un ricambio sia di assorbenti, interni ed esterni, che di costume, per essere pronte in caso di fastidiose macchie sullo slip o semplicemente per indossare un intimo pulito a fine giornata.
Fra le altre cose da portare con voi al mare, non dimenticate dei fazzolettini, o delle salviette umidificate, e una busta di plastica per raccogliere tutto ciò che c’è da buttare, qualora in spiaggia o nel bagno non fosse presente un cestino della spazzatura.
Giornalista, rockettara, animalista, book addicted, vivo il "qui e ora" come il Wing Chun mi insegna, scrivo da quando ho memoria, amo Barcellona e la Union Jack.
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