Filippo Bisciglia aveva il morbo di Perthes da bambino. L’attore, conduttore del reality Temptation Island con un esordio nella casa del Grande Fratello nel lontano 2006, lo ha raccontato in un’intervista a Uomini e Donne Magazine. Certe volte, con le persone celebri, pensiamo di conoscere tutto di loro, solo perché entrano nelle nostre case con la tv, o le vediamo al cinema o compriamo tutti i loro dischi. Dietro i sorrisi che conosciamo bene ci sono delle storie e queste a volte emergono, come dal nulla. Capita infatti a un certo punto di scoprire delle storie drammatiche che vedono le celebrità protagoniste e che magari affondano le radici nell’infanzia.

La storia di Filippo Bisciglia

È proprio nell’infanzia che affonda le radici la storia di Filippo Bisciglia appunto, che ha sofferto del morbo di Perthes da bambino per un anno e mezzo, a partire da quando ne aveva soltanto due. Il conduttore televisivo però ha anche aggiunto di essere riuscito a superarlo, grazie alla sua mamma che ha trovato un medico che ha provato su di lui una terapia sperimentale, capace di restituirgli completamente l’utilizzo delle gambe. Il medico in questione si chiamava Milella e Bisciglia racconta di come sia stato il primo bambino a guarire con quella terapia e di essersi sottoposto a controlli fino all’adolescenza. Il presentatore non ricorda molto del periodo tra i due e i cinque anni, tanto più che sua madre ha buttato tutte le immagini che lo ritraevano. Ricorda però bene il volto di Milella, che gli ha restituito un grande dono che non andrebbe mai dato per scontato.

Non fu un periodo bellissimo della mia vita – ha spiegato Filippo Bisciglia – Il morbo di Perthes è una malattia che causa una decalcificazione dell’anca e ti costringe a non camminare. Per un anno e mezzo, dai due anni in poi, non ho potuto muovere le gambe. Mi sentivo a disagio: una di quelle sensazioni che ti resta dentro per tutta la vita.

Che cos’è il morbo di Perthes

Il morbo di Perthes è in realtà quella che viene definita come malattia di Legg-Calvé-Perthes, come spiega Wikipedia. Si tratta di una malattia degenerativa della testa del femore che crea una riduzione della deambulazione, bloccando gli arti inferiori. Si tratta di un problema grave che colpisce i bambini – per lo più i maschi e molto meno le femmine – soprattutto in un’età compresa tra i 3 e i 12 anni. In un certo senso, quindi, Filippo Bisciglia è stato un po’ più precoce rispetto al dato statistico. Solitamente inoltre il morbo di Perthes colpisce solo un’anca, ma non è da escludersi che invece interessi entrambe.

Non si conoscono le cause della malattia – anche se si pensa ad alcuni fattori di rischio, come per esempio il fumo in gravidanza – tuttavia si propende ad attribuirne la comparsa a un’origine vascolare. I primi sintomi che denotano il morbo di Perthes sono ovviamente il dolore e la difficoltà di deambulazione – entrambi peggiorano via via quando si va avanti con la malattia, tanto che più avanti si potrebbe finire per zoppicare. Di solito, dolore e altri sintomi partono con uno sforzo fisico, tanto che qualcuno potrebbe sottovalutare il problema sebbene l’età in cui si viene colpiti può essere appunto un campanello d’allarme. Per la cura, di solito ci si avvale di fisioterapia, dell’uso di tutori e della trazione, ma nei casi più gravi si ricorre all’utilizzo di farmaci che inibiscono il riassorbimento osseo e che prendono il nome di bifosfonati.

Filippo, oggi adulto e guarito, ha voluto raccontare la propria esperienza per aiutare a sensibilizzare sul problema e, perché no, per far capire a tante famiglie che stanno affrontando la medesima situazione che non solo sole, e che questo morbo non è così raro.

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Cos'è il morbo di Perthes, di cui ha sofferto Filippo Bisciglia
Fonte: Instagram @ filippobisciglia
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