Aura visiva: l'invalidità sottovalutata di chi soffre (davvero) di emicrania

L'aura visiva comprende una serie di "fastidi" a livello della vista, come annebbiamento e visione di macchie e flash. Spesso precede il mal di testa, legato all'emicrania, e si accompagna ad altri fenomeni, quali nausea, stanchezza, debolezza e vomito.

L’emicrania può essere ‘preannunciata’ dall’aura visiva, ossia una serie di disturbi a livello visivo, ma non solo. Basti pensare a vomito, nausea, stanchezza, e altri sintomi affini, che debilitano l’organismo.

Cos’è l’emicrania con aura?

Per emicrania si intende una tipologia di cefalea caratterizzata da alcuni elementi specifici, quali la durata del dolore, che si estende dalle 4 ore sino a raggiungere i 3 giorni, la particolarità del dolore, che è di tipo pulsante, intenso, e accompagnato da altri effetti e fenomeni, come vomito, nausea, fastidio al rumore e alla luce, e risulta localizzato soltanto in un’area circoscritta della testa.

Aura visiva
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Inoltre, l’emicrania può essere con o senza aura. Nel primo caso, il mal di testa è ‘aggravato’ da disturbi a livello visivo, motorio, di sensibilità e di parola. L’aura attacca il soggetto nella fase che precede il dolore alla testa e può avere una durata di mezz’ora. Tra i sintomi più ricorrenti sono da annoverare annebbiamento della vista, debolezza, confusione, difficoltà ad esprimersi, difficoltà nel mettere a fuoco, vista di lampi di luce, e simili.

Aura visiva: le cause

Le cause del disturbo in esame sono difficili da circoscrivere e definire. Tuttavia, l’aura visiva che va a precedere l’emicrania, determinando conseguenze e difficoltà nella vista, può essere incentivata da alcuni fattori, tra cui stress, sbalzi di temperatura, stanchezza, scarsa qualità del sonno, postura scorretta, squilibri a livello ormonale. Tuttavia, facendo riferimento a emicranie e cefalee, queste potrebbero essere causate anche dai tacchi alti, e non solo…

Ma, nello specifico, l’aura visiva cosa causa? Implica un aumento notevole della sensibilità alla luce, annebbiamento della vista, visione di macchie e di flash.

Aura visiva senza emicrania

Esiste anche la variante di aura visiva non seguita dall’emicrania e quindi dal mal di testa. Spesso si parla, a tal proposito, anche di emicrania silente o di aura tipica senza cefalea, in quanto si presenta una situazione in cui ricorrono l’aura visiva e altri disturbi legati al campo visivo e all’emicrania, ad eccezione del dolore alla testa. In ogni caso, è bene rivolgersi al proprio medico per saperne di più e agire di conseguenza nel migliore dei modi.

Aura visiva: i rimedi

Coloro che soffrono di questo disturbo devono, ovviamente, rivolgersi a un medico per adottare la terapia adatta per superarlo. Le terapie sono principalmente due: preventiva e sintomatica. La prima si rivolge ai soggetti interessati da crisi emicraniche ricorrenti e consiste nel somministrare farmaci preventivi, da assumere regolarmente oppure prima del fattore scatenante prevedibile, come ad esempio il ciclo mestruale. La terapia sintomatica, invece, è mirata ai soggetti che soffrono di emicrania con aura visiva e disturbi affini in maniera meno ricorrente. Anche in tal caso si prescrivono dei medicinali che, tuttavia, non sempre riescono a limitare gli effetti dell’aura, bensì ad agire soprattutto sul mal di testa.

Esistono anche dei rimedi naturali per l’aura visiva e l’emicrania con aura, quali attività come yoga, training autogeno, riflessologia plantare olistica, agopuntura. E, ancora, delle regole da adottare per limitare il ricorrere di tali fenomeni: riposare di più e meglio e curare l’alimentazione, evitando e/o riducendo le quantità di cibi che favoriscono l’insorgere dell’emicrania. Tra questi i dolcificanti industriali, quelli che contengono conservanti, aromi e coloranti, i prodotti con glutine.

Aura visiva: lavoro e invalidità

Aura visiva
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Nei casi in cui il trattamento della cefalea o dell’emicrania (con o senza aura visiva) richieda dei cicli di cura ricorrenti, il lavoratore può assentarsi per malattia. Ovviamente, deve essere rilasciata dal medico l’apposita documentazione in prossimità della cura ambulatoriale o comunque il certificato che ne attesti la necessità periodica. Nello specifico, il certificato medico va inoltrato all’inizio della terapia, con l’indicazione delle date in cui si svolgeranno le prestazioni.  Allo stesso modo, il lavoratore può assentarsi per accertamenti diagnostici e analisi, ma questi non rientrano nelle assenze per malattia, a meno che non si tratti di esami invasivi che richiedano una convalescenza oppure esami urgenti che non è possibile realizzare al di fuori dell’orario di lavoro.

Per quanto concerne l’invalidità, in determinate circostanze, in cui si provi che appunto l’emicrania o la cefalea siano invalidanti, il medico può predisporre la documentazione utile all’inoltro della domanda di riconoscimento.

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