Smettere di fumare: ecco cosa accade al corpo da 20 minuti a 15 anni dopo

I benefici che si hanno quando si decide di smettere di fumare sono notevoli, e questo si sa; ma forse non è cosa nota a tutti che, per vedere i risultati della scelta di dire addio alle sigarette non occorre aspettare anni, bastano appena 20 minuti! Ecco cosa succede al nostro corpo quando diciamo stop al fumo.

Il fumo, si sa, purtroppo è da considerarsi una vera e propria dipendenza, e per chi ne è afflitto è veramente difficile liberarsene.

In passato, come riportato da thespiritscience.net, fumare veniva addirittura consigliato da alcuni medici come rimedio per aumentare la propria resistenza fisica, ma naturalmente queste strane teorie sono ormai – e oseremmo dire per fortuna – sorpassate, e tutti sono concordi nel sottolineare gli irreparabili danni che la nicotina e il monossido di carbonio contenuti nelle sigarette provocano a lungo andare a cuore, polmoni e altri organi vitali, esponendo i fumatori incalliti al rischio di patologie serie, che vanno dagli enfisemi polmonari fino, nei casi peggiori, a forme cancerogene.

Secondo un report del Ministero della Salute, riferito al 2020, il consumo di tabacco è responsabile del 25% di tutti i decessi per cancro a livello globale, mentre più di un milione di persone muore ogni anno per l’esposizione al fumo passivo.

Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), durante il lockdown sono diminuiti i fumatori di sigarette tradizionali, ma sono aumentati i consumatori di tabacco riscaldato e sigaretta elettronica; i fumatori sono passati dal 23,3% al 21,9%. 1,4 punti percentuali in meno, ovvero circa 630 mila fumatori in meno (circa 334 mila uomini e 295 mila donne).

In Italia, secondo i dati ISTAT, ci sono poco meno di 10 milioni di fumatori nella popolazione dai 14 anni in su; il fumo è più diffuso nella fascia di età che va tra i 20 e i 44 anni.

Al fumo sarebbero attribuibili circa 93 mila morti l’anno solo nel nostro Paese; più del 25% di questi decessi è compreso tra i 35 ed i 65 anni di età. Nel 2020 sono state registrate oltre 40 mila nuove diagnosi, il 67% delle quali negli uomini, per cui il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte (la seconda per le donne). A oggi sono più di 130 mila le persone che sopravvivono dopo un cancro al polmone, ma il tasso è percentualmente solo del 16,7%, soprattutto a causa della diagnosi che spesso arriva in uno stadio avanzato.

Un occhio di riguardo, ovviamente, è per i ragazzi: secondo i dati forniti da uno studio HBSC che ha coinvolto gli studenti di 11, 13 e 15 anni in tutte le Regioni italiane, nel 2018, anno dell’ultima rilevazione, la quota di ragazzi che dichiarano di aver fumato sigarette almeno un giorno negli ultimi 30 giorni aumentava progressivamente con l’età, sia nei ragazzi che nelle ragazze, con una marcata differenza di genere a 15 anni (24,8% nei ragazzi, 31,9% nelle ragazze).

Infine, molte persone oggi si rivolgono alle sigarette elettroniche, che in effetti, sembrerebbero produrre meno danni da questo punto di vista; tuttavia, come spiega Airc, ci sarebbe un altro tipo di rischi legati allo “svapare”, dovuti ad esempio alla presenza di sostanze potenzialmente dannose, come il glicole propilenico, la cui inalazione prolungata potrebber sviluppare irritazione delle vie aeree, tosse e in casi molto rari asma e riniti. Peraltro il riscaldamento del glicole propilenico e della glicerina può produrre formaldeide e acetaldeide, che, a dosi più elevate di quelle assunte con la singola sigaretta elettronica, sono considerati cancerogeni certi inseriti nel gruppo 1 delle sostanze cancerogene dello IARC.

Nonostante la crescente diffusione, non ci sono dati certi circa le percentuali di fumatori che smettono di fumare grazie alla sigaretta elettronica. Perdere il vizio di fumare rappresenta davvero un’impresa ostica, soprattutto se si fuma tanto e da molti anni, e occorre una volontà di ferro per riuscire a dire “stop”; eppure è un sacrificio che vale davvero la pena, perché i benefici che lo smettere di fumare apporta sono molteplici e visibili quasi istantaneamente.

Come smettere di fumare

Per quanto sia tutt’altro che semplice, smettere di fumare non può che far bene a noi e a chi ci circonda, che non sarà più costretto a respirare il nostro fumo o a ritrovarselo addosso ai vestiti o nei capelli. Per smettere di fumare, occorre ovviamente una ferrea forza di volontà, incentivata magari dal pensare ai benefici che possono essere tratti dal dire addio alla nicotina.

Prima di tutto, è importante scegliere il momento giusto, ragion per cui le condizioni ideali sono quelle in cui ci si ritrova in uno stato di ridotto stress emotivo. Un ottimo momento per decidere di smettere di fumare, ad esempio, potrebbe essere quando si è in vacanza, e gli impegni sono sicuramente di meno rispetto alla vita quotidiana.

Bisogna poi smettere di colpo, rinunciando all’idea di ridurre progressivamente il numero di sigarette. Per riuscire a smettere di fumare dovrete poi cambiare le vostre abitudini: tutti i fumatori hanno dei “riti” collegati al fumo, ad esempio la sigaretta dopo il caffè, la sigaretta in pausa pranzo, la sigaretta prima di salire in auto. Eliminate questi momenti, togliendo ogni meccanismo che inconsciamente possa portarvi al fumo, almeno fino a quando non vi sentirete abbastanza sicuri di voi.

Togliete anche posacenere o eventuali pacchetti vuoti dalla vostra casa o dall’ufficio, eliminando quindi tutto ciò che, per quanto riguarda l’arredamento, potrebbe ricordarvi le sigarette.

Dedicatevi quindi all’attività fisica, che è un rimedio davvero salutare ed efficace per non pensare alla nicotina. In questo modo, fra l’altro, scongiurerete il rischio di ingrassare, uno dei maggiori timori per chi cerca di dire basta al fumo.

Smettere di fumare: è vero che si ingrassa?

Sì, lo conferma anche la Fondazione Veronesi, ma c’è… Un ma: se e quanto si ingrassa dopo aver smesso di fumare dipende infatti più dal modo in cui ci si comporta dopo aver lasciato la sigaretta, che non dagli effetti del fumo. Chi smette di fumare prende in media tra i 4 e i 5 chili nel giro delle prime settimane, ma il 30% di questo incremento deriva dalla perdita degli effetti diretti della sigaretta sull’organismo, in particolare da quelli sul metabolismo basale che lo porta a consumare più calorie, mentre il resto dipende dal fatto di sentire più appetito.

Capita, infatti, agli ex fumatori, nei primi tempi, di concedersi spuntini fuori orario per compensare la mancanza della sigaretta, ma per evitare di mettere su peso è sufficiente prediligere alimenti sani, come frutta e verdura, associando poi il tutto a una sana attività fisica (bastano 30 minuti di camminata).

Comunque, anche senza questo accorgimenti, ci sono svariati studi che dimostrano che i chili accumulati dopo aver smesso di fumare vengono persi nel primo anno da non fumatori. Inoltre, è importantissimo sottolineare gli effetti benefici dell’addio al fumo sul nostro corpo, già a partire da pochi minuti dopo aver abbandonato sigarette e accendino. Quali sono?

Cosa accade al nostro corpo quando smettiamo di fumare?

Questi sono i principali benefici che regaliamo al nostro corpo quando decidiamo di smettere di fumare:

Dopo 20 minuti

Secondo l’US Depart of Health and Human Services già dopo così poco tempo il battito cardiaco e la pressione sanguigna tornano a valori normali, riducendo nell’immediato i rischi di attacco cardiaco, mentre anche la temperatura di mani e piedi si assesta su livelli stabili.

Dopo 8 ore

Come sottolineato dal dailymail.co.uk, dopo questo periodo si riducono della metà i livelli di nicotina (fino al 93,75%) e monossido di carbonio (ricordiamo che quest’ultima è la stessa sostanza che fuoriesce dai tubi di scarico delle auto!), i quali causano la sensazione di affanno e di tachicardia. Sale invece il livello di ossigeno, che reidrata all’istante la pelle “asciugata” dal fumo. Si avvertono anche i primi sintomi di astinenza.

24 ore

Già a distanza di un solo giorno l’organismo riesce ad eliminare completamente il monossido di carbonio e i polmoni cominciano a ripulirsi dal muco e da tutti gli altri “detriti” dovuti al fumo; forse potrete notare una lieve tosse o di avere il mal di gola, perché questi sono proprio i sintomi dell’opera di pulizia dei polmoni. Senz’altro è il momento più difficile, perché proprio adesso la mancanza di nicotina si fa sentire maggiormente.

48 ore

Dopo due giorni senza fumo si riacquistano del tutto il senso dell’olfatto e del gusto, poiché le terminazioni nervose alla base recuperano sensibilità. Uno degli effetti che potrebbero essere avvertiti in questo lasso temporale è quello della “testa vuota”, dato che il monossido di carbonio ha ormai completamente abbandonato il nostro sistema.

72 ore

Il sistema respiratorio torna a funzionare completamente e il respiro si fa di nuovo leggero e normale. I rimasugli della nicotina vengono espulsi tramite l’urina, mentre bronchi e alveoli polmonari, tornando a rivitalizzarsi, permettono di ricominciare a fare respiri profondi. Continuando con costanza si riducono drasticamente i rischi di infarto, di problemi al sistema cardiovascolare e di insufficienze renali.

2 settimane

Dopo 14 giorni la tosse gradualmente sparirà, ad una velocità proporzionale al tempo che avete trascorso fumando. Essendo puliti da nicotina e altre tossine, potrete cominciare a svolgere esercizi di cardio senza sentirvi affaticati né con il fiato corto. Anche la circolazione sanguigna in denti e gengive torna simile a quella di un non fumatore.

Da 2 a 12 settimane

Potreste scoprirvi più irritabili, insonni e depressi in questo periodo, a causa dei sintomi dell’astinenza da fumo; circa il 60% degli ex fumatori ha dichiarato di aver sofferto soprattutto nelle prime quattro settimane dopo aver detto addio al tabacco; è proprio in questi momenti che dovete essere più forti e volenterosi, perché superata la quarta settimana i segnali dipendenti dalla mancanza si attenuano gradatamente.

Da 3 a 9 mesi

Le funzioni polmonari aumentano di circa il 10%, intervenendo positivamente su tosse, asma e problemi respiratori. In questo periodo noterete anche un aumento dell’appetito, che solitamente rappresenta uno dei motivi per cui le persone si mostrano piuttosto restie a smettere di fumare. La paura di ingrassare è molta, ma, come in ogni cosa, bisogna essere in grado di darsi delle regole e non cedere alle tentazioni ogni volta che sentiamo un languorino!

In questi mesi migliorano anche la tonicità, elasticità e il colore della pelle, grazie alla circolazione perfetta del sangue non più “soffocato” dalla nicotina.

In un anno

Si riduce drasticamente il pericolo di infarti, coronaropatie e ictus, diminuendo della metà rispetto a quelli di un fumatore.

I segni più visibili dell’aver smesso di fumare si vedono da qua a 5 anni più tardi, quando scompare quell’orribile colore giallognolo dalle dita e dai denti, la circolazione migliora notevolmente nelle gengive e, soprattutto, si riduce del 50%  la possibilità di ammalarsi di cancro ai polmoni, al pancreas, ai reni e anche alla bocca.

In 10 anni

Dopo 10 anni si assottiglia sempre di più il margine per ammalarsi di cancro, dato che le cellule pre-cancerogene sviluppatesi con il fumo vengono sostituite da altre nuove e sane.

In 15 anni

I rischi di avere un attacco cardiaco tornano alle percentuali di chi non ha mai acceso una sigaretta in vita sua; l’organismo è completamente guarito e avrete persino più speranze che i denti rimangano nella vostra bocca il più a lungo possibile, mentre un fumatore che vive almeno 75 anni ne perde almeno sei in più rispetto a coloro che non hanno mai fumato!

Speriamo che leggere questo articolo possa far passare a molti fumatori convinti il desiderio di accendersi l’ennesima sigaretta; i benefici che regaliamo al nostro corpo quando scegliamo di dire “stop” al fumo sono innegabili e, come si è visto, non serve tutta una vita per riparare ai danni provocati, né potete trincerarvi dietro la scusa “Ormai è troppo tardi”; perché, come avete visto, tutto è rimediabile!

E non pensiamo poi all’immenso risparmio economico legato al non essere più schiavi della nicotina… Insomma, c’è tutto da guadagnare nel dare un taglio al fumo! Vi abbiamo convinte?

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