Come sappiamo, il setto nasale è la parete che divide la cavità nasale in due narici, costituito da un osso centrale di supporto a una struttura cartilaginea che si trova invece nella parte anteriore del naso, e ricoperto su entrambi i lati da una membrana mucosa irrorata di vasi sanguigni. Proprio per questo sono sufficienti lesioni, anche minime, per causare il sanguinamento.

Per quanto il setto nasale divida il naso a metà, separandolo in due narici di uguali dimensioni, ciò non è sempre vero: infatti, moltissime persone presentano il cosiddetto setto nasale deviato, che divide il naso in maniera imperfetta, ma di solito, salvo casi eccezionali, non rappresenta un problema ed è praticamente asintomatico.

Questi “casi eccezionali” sono le deviazioni patologiche che causano disturbi respiratori per via delle ridotte dimensioni delle cavità nasali.
Una deviazione fisiologica è congenita, nel senso che fin dalla nascita si ha una leggera deviazione che non causa però disturbi o sintomi particolari; una deviazione patologica può invece essere congenita ma anche traumatica, dovuta a un incidente o a una caduta.

Come accorgersi che il nostro setto nasale è deviato?

Sintomi del setto nasale deviato

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Senza dubbio il sintomo più comune di un setto nasale deviato in maniera patologica è la difficoltà a respirare, che può essere avvertita dal paziente solo da un lato o da entrambi. Questa dipende dall’alterazione del flusso dell’aria all’interno della narice, per cui è possibile anche notare delle crosticine e altre piccole lesioni sulla mucosa nasale; il paziente che soffre di questa problematica può però sviluppare anche ricorrenti sinusiti, se non proprio sinusite cronica, o altre forme di infezione dovute all’alterazione dello scarico del muco nasali.

Fra gli altri sintomi evidenti ci possono poi essere l’ostruzione di una o di entrambe le narici, la congestione nasale, a volte solo da un lato, la riduzione dell’olfatto, oppure frequenti disturbi del sonno, come russamento o apnee notturne; si può poi notare un sanguinamento nasale frequente, avvertire dolore al volto, mal di testa, o uno scolo retronasale. Chi non respira facilmente può inoltre sviluppare più facilmente altri problemi, come occhiaie, borse sotto gli occhi, o labbra screpolate, causate dall’abitudine di respirare con la bocca. Chi ha solo una deviazione minima del setto può avvertire alcuni sintomi solo nel periodo del raffreddore, con una congestione nasale più forte.

Le conseguenze causate dal setto nasale deviato

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Come detto, è piuttosto raro che un setto nasale deviato esponga a complicazioni gravi, ma certamente possono essere sviluppate criticità capaci di influire significativamente sulla qualità di vita del paziente. Fra queste ci sono la bocca secca, continui mal di testa che possono influire sulla capacità di concentrazione, disturbi del sonno in grado di ridurre la qualità del riposo notturno.

Secondo alcuni studiosi nei soggetti ipossigenati, ovvero coloro che manifestano una riduzione dell’afflusso, e quindi dell’assorbimento di ossigeno, potrebbero inoltre comparire più facilmente fibromialgia e malattie cardiovascolari.

L’operazione per correggere il setto nasale deviato

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Nei casi di deviazioni meno importanti si può tentare di alleviare il disturbo attraverso il ricorso periodico a farmaci in grado di dare sollievo ai sintomi tipici del setto nasale deviato, come decongestionanti, antistaminici o spray a base di cortisone. Ma qualora queste soluzioni non si rivelassero sufficienti, poiché si ha bisogno di una correzione anatomica del setto, si ricorre generalmente alla settoplastica, l’intervento chirurgico d’elezione. Alcuni provvedono all’operazione nel corso di una rinoplastica, con cui si va a correggere l’aspetto estetico del naso; la settoplastica è eseguita totalmente attraverso le narici, così da non provocare cicatrici o segni visibili sul volto.

La durata dell’intervento è variabile, ma indicativamente spazia dai 30 ai 60 minuti, e generalmente viene eseguito in day-hospital, in anestesia totale. Non si effettua su bambini e adolescenti, dato che il setto continua a crescere fino ai 16-18 anni. Grazie alle tecniche attualmente disponibili la settoplastica non è considerata dolorosa e nel post operatorio si può ricorrere a semplici antidolorifici.
La presenza dei tamponi post-operatori non sempre risulta necessaria, e anche laddove lo fosse è limitata a 2-3 giorni, al fine di mantenere in asse il setto operato, e a consentire il drenaggio di eventuali sanguinamenti; il recupero del paziente avviene generalmente entro 4 settimane, e si può avvertire appena una leggera congestione nasale.
Soprattutto nei primi giorni dopo l’operazione è necessario evitare docce o bagni troppo caldi per scongiurare il rischio di emorragie e, per lo stesso motivo, non si deve assumere aspirina.

Le complicazioni importanti sono rare, ma sono rappresentate da sanguinamento, infezioni, perforazione del setto, deformità nasale – rara e possibile solo in caso di danni particolarmente estesi alla cartilagine – oppure la formazione di aderenze tra le pareti laterali e il setto.

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