Il mal d’auto può essere provocato da molte ragioni. Sicuramente c’è una propensione da parte dell’individuo che ne soffre, ma non possiamo tralasciare che la stabilità della vettura ha il suo inequivocabile peso: un veicolo che non ha buoni ammortizzatori per esempio, rischia di farci sobbalzare anche su brevi tragitti, con conseguenze che ben si possono immaginare. C’è anche da dire che, magari, se si sa di soffrire di mal d’auto, sarebbe bene viaggiare a stomaco vuoto per ridurre il malessere. E non bisogna dimenticare che il fenomeno può avere a che fare con le capacità – o meglio, le incapacità – del guidatore: se chi è al volante conduce a strattoni, il tragitto non sarà per niente un piacere.

Poi c’è un’attività che molte di noi vorrebbero praticare in macchina, soprattutto quando ci si deve stare per tragitti di alcune ore, ma non sempre è possibile, o almeno non per tutte le persone. Si tratta della lettura. Che si sia scelto un bel romanzo, un libro di poesie, un quotidiano o una rivista pettegola è lo stesso: tutte le volte che proviamo a leggere in auto ecco che subito arriva la nausea e il mal d’auto. Non per tutti è così. E allora da che cosa dipende?

Mal d'auto lettura
Fonte: Pixabay

Come per tutto ciò che ha a che vedere con la risposta del nostro corpo alle istanze cui la vita quotidiana ci pone dinanzi, dipende dal cervello. L’apparato nervoso è responsabile del mal d’auto da lettura, in altre parole: ma com’è possibile? La spiegazione sembrerebbe risiedere nel fatto che il corpo umano, quando cerca di leggere in una vettura in movimento, risente di due stimoli. Il primo è quello della vista fissa su una zona ben determinata, il libro o il giornale cioè. Il secondo è relativo a tutto il corpo che quindi percepisce il movimento.

La controprova potrebbe essere nel fatto che il mal d’auto non viene scatenato subito, ma poco dopo che si è in movimento. Appena si parte infatti, che la vettura sia un’automobile o un vagone ferroviario poco importa, il punto di vista dell’osservatore è spostato su se stesso e si avverte che invece a essere in movimento sia il paesaggio. Si tratta di una particolare dote della fisica dell’universo, che è legata appunto al punto d’osservazione. Solo in un secondo momento, chi è in vettura comprende con tutto il corpo che ci si sta muovendo.

Lo si può comprendere “in grande” pensando allo stesso pianeta Terra. La Terra compie vari movimenti. C’è la rotazione intorno al proprio asse, la rivoluzione intorno al sole e infine la traslazione. Noi sappiamo di questi movimenti perché qualcuno prima di noi e meglio di noi li ha studiati. Ma, in antichità, come tutti sanno, si pensava che fosse il sole, per esempio, a ruotare intorno alla Terra e non la Terra intorno al sole. Era sempre una questione di punto di osservazione: il sole compie una sorta di viaggio nel cielo, secondo l’osservatore meno esperto, ma noi sappiamo che invece l’alternarsi di giorno e notte deriva appunto dalla rotazione terrestre.

Mal d'auto lettura
Fonte: Pixabay

Certo è che sarebbe bello non doversi ritrovare con questo disturbo solo perché si è provato a leggere. La nausea è sempre un campanello d’allarme fondamentale per il corpo, che solitamente ci aiuta a capire se abbiamo mangiato troppo oppure troppo poco, se soffriamo di un’allergia verso qualcosa – sì, perché è uno dei sintomi meno conosciuti proprio dell’allergia – e ci aiuta a capire se siamo incinte. La nausea inoltre non dovrebbe per niente essere legata ai libri: la lettura è una delle attività più piacevoli che esistano al mondo.

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