Il ciclo mestruale, come sappiamo, è una delle principali funzioni fisiologiche femminili, in grado di regolare anche la fertilità, tramite l’ovulazione, ovvero il periodo, manifestato anche dalle classiche perdite bianche, in cui la fecondazione è più probabile, e le mestruazioni vere e proprie, che solitamente rappresentano il “segnale” che indica di non avere una gravidanza in corso.

Può capitare, però, che a volte si assista a un ritardo del ciclo mestruale, la cui causa, tuttavia, non sempre è l’inizio di una gestazione; insomma, se il vostro ciclo ritarda non è detto che siate necessariamente incinte.
Quindi quali possono essere i motivi principali per cui si ha un ritardo mestruale?

1. Gravidanza: il ritardo mestruale ne è il segnale tipico

ritardo mestruale
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Ovviamente, una delle prime ragioni per cui non vediamo arrivare il nostro ciclo mestruale riguarda proprio la gravidanza; è noto che uno dei suoi sintomi tipici sia appunto il ritardo delle mestruazioni. Dato che ogni donna conosce (o almeno dovrebbe conoscere) i ritmi del proprio corpo, chi ha le mestruazioni sempre regolari, anche con una ritardo di una sola settimana, sospetta subito la possibilità di essere rimasta incinta.

Tanto più che i sintomi del ritardo mestruale legati alla gravidanza sono forti indicatori, come la cefalea frequente, la stanchezza, la nausea, il dolore e il gonfiore al seno, il mal di schiena o l’aumentare del bisogno di andare in bagno. Più complesso è il discorso per le donne che hanno un ciclo mensile più instabile e spesso in ritardo, perché in questo caso, ovviamente, sarà necessario aspettare di più per interpretare i possibili segnali del corpo. Per anticipare i tempi, si può ricorrere ai test di gravidanza casalinghi, ma qualora il test di gravidanza fosse negativo e il ritardo persistesse, è ovviamente consigliabile una consulenza con il proprio medico di fiducia o con il ginecologo, per analizzare le altre, eventuali possibili cause del problema.

2. Disturbi della tiroide

Il ritardo mestruale può dipendere anche dalla tiroide, la ghiandola endocrina che si trova in gola, sia che si soffra di ipertiroidismo o di ipotiroidismo. Si parla in entrambi i casi di un fenomeno chiamato oligomenorrea, ovvero mestruazioni poco frequenti, per via di una ridotta attività ovarica. La disfunzione della tiroide viene generalmente curata con l’integrazione di ormoni sostitutivi che incide in maniera positiva anche sull’andamento del ciclo, ed è importante intervenire in questo senso soprattutto per non compromettere la futura fertilità.

3. Dimagrimento eccessivo e disturbi dell’alimentazione

ritardo mestruale
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Anoressia e bulimia, diete drastiche, dimagrimento eccessivo, possono incidere notevolmente sul ciclo mestruale, essendo responsabili di gravi ritardi o addirittura dell’amenorrea, la completa cessazione delle mestruazioni. Per questo affidarsi a un dietologo competente, che stabilisca il fabbisogno calorico indispensabile e il peso ideale da raggiungere, e non a diete fai da te, è importante, proprio per non compromettere l’attività ovarica della donna, e quindi la sua fertilità.

4. Sospensione o assunzione della pillola contraccettiva

Ritardo del ciclo mestruale e pillola sono fortemente collegati. Quando si smette, a causa del suo uso prolungato, le ovaie impiegano del tempo prima di riprendere la loro fisiologica attività riproduttiva. Questo non significa che una gravidanza non sia possibile in questo periodo perché, anche se il ciclo è irregolare e discontinuo, l’ovulazione c’è sempre.

5. Cambio di stagione

Il ritardo del ciclo può verificarsi anche dopo un cambio di stagione, sopratutto in primavera e in estate. Il fenomeno dipende dal riassestamento ovarico legato al caldo e al nuovo ritmo stagionale, e non deve affatto preoccupare.

6. Stress

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Se il ritardo del ciclo mestruale è asintomatico, è probabile che sia legato a un problema di natura psichica o emotiva. Nelle donne molto sensibili, ad esempio, situazioni di particolare stress, o di forte emotività, possono influire sulla regolarità del ciclo, posticipandolo anche di 5 o 10 giorni. Stress, emozioni intense, nuovi amori, separazioni, viaggi, spostamenti continui, possono essere fattori tutti alla base del problema, che tuttavia inizia ad assumere contorni preoccupanti se si prolunga oltre i tre mesi.

7. Endometriosi

L’endometriosi si ha quando le mucose che crescono normalmente nell’utero si sviluppano al suo esterno, e può causare dolore prima e durante i primi giorni del ciclo mestruale. Quasi il 50% delle donne affette da questa patologia è sterile, e in molti casi chi ne è affetta può esibire gravi ritardi mestruali, ma anche cicli molto abbondanti.

8. Fibromi uterini

I fibromi uterini sono i tumori benigni più frequenti nelle donne in età fertile, che molto spesso non manifestano sintomi evidenti, ragion per cui non si rende necessaria alcuna terapia. Laddove ci fossero, i sintomi più comuni sono comunque proprio il ritardo mestruale e la presenza di perdite bianche, mentre altre donne, invece, presentano mestruazioni abbondanti e ulteriori perdite di sangue tra una mestruazione e l’altra. Alcuni farmaci prescritti contro i fibromi non solo riescono ad attenuare il dolore, ma ne rallentano persino la crescita.

9. Menopausa

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È senz’altro un’altra delle possibili cause del ritardo del ciclo mestruale; il fenomeno viene anticipato da una serie di sintomi precisi, detti perimenopausa, da non confondere con premenopausa. La menopausa inizia generalmente tra i 45 e i 55 anni, e si manifesta inizialmente proprio con il ritardo delle mestruazioni, di un paio di mesi massimo. Man mano che la menopausa si avvicina il ciclo ritarda più frequentemente e per più tempo, fino a scomparire del tutto.

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