Sarà capitato a tutti di notare delle piccole macchie bianche sulle tonsille, accompagnate spesso (ma non sempre) da febbre e malessere generalizzato: sono le famose placche alla gola, che spesso sono unite proprio a tonsille ingrossate e arrossate.
Come possiamo accorgerci del fatto che le abbiamo?

I sintomi più comuni delle placche in gola

Le placche in gola solitamente sono ben visibili se osservate spalancando la bocca, e spesso possono essere associate alla tonsillite. La loro comparsa può essere accompagnata anche da difficoltà a deglutire, e comprendere mal di testa, dolore e gonfiore dei linfonodi del collo, brividi e febbre. Questo però non è un dato al 100% vero, dato esistono casi in cui le placche in gola si manifestano senza febbre.

Le placche alla gola senza febbre

Nel caso in cui abbiate notato la presenza di placche in gola, ma non la febbre, potreste avere del pus che si è accumulato sulle tonsille, ma anche calcoli tonsillari. Il medico dovrà perciò escludere ogni possibilità prima di darvi un trattamento efficace, dato che le placche si formano per via di tonsillite e mal di gola. Solitamente la tonsillite porta anche la febbre, mentre questo non è sempre vero per il mal di gola, che invece si caratterizza per un’infezione batterica della gola nota come faringite, la quale può portare alla formazione di placche sulle tonsille. In questo caso è normale avvertire un dolore forte alla gola, soprattutto quando si deglutisce il cibo, e come la sensazione di avere dei graffi in gola. Il batterio virale responsabile è denominato streptococco del gruppo A, e si tratta di un’infezione più frequente nei bambini di età compresa tra 5 e i 15 anni, in cui possono manifestarsi i sintomi classici del mal di gola, con o senza febbre.

Le cause delle placche in gola

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Fonte: web

Come abbiamo visto, dunque, la comparsa delle placche in gola può essere associata alla tonsillite, alla febbre, a malattie respiratorie e di raffreddamento tipiche dei mesi invernali, come raffreddore o mal di gola. Non sempre accompagnate da febbre. Le placche alla gola possono essere un sintomo della tonsillite o della faringite, le cui cause più comuni sono virus o un’infezione batterica.

Anche le donne in gravidanza possono, ovviamente, avere le placche in gola ma, dato che durante i nove mesi è sconsigliato ricorrere a farmaci, come ci si deve comportare?

Le placche in gola in gravidanza

Rivolgersi al proprio medico quando si hanno le placche in gola in gravidanza è indubbiamente la cosa migliore da fare: il dottore consiglierà alla donna incinta  l’antibiotico da assumere, oppure alcuni rimedi naturali che permettono di alleviare i sintomi tipici delle placche alla gola, che poi sono gli stessi per tutti: latte e miele, tisane allo zenzero, gargarismi con acqua e sale o aceto di mele e limone.

La cura delle placche in gola

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Se le placche in gola sono state causate da un’infezione batterica allora devono essere assunti antibiotici.
In casi estremi, laddove le tonsille siano particolarmente compromesse, il medico può optare per una tonsillectomia, ovvero nell’asportazione chirurgica delle tonsille. Le tonsilliti più gravi vengono ulteriormente peggiorate dal fumo, perciò è bene stare alla larga da questo vizio.

Esistono però anche dei rimedi naturali che possono aiutare ad alleviare il dolore e i fastidi causati dalle placche in gola, come le caramelle alle erbe per la gola, che svolgono un’azione disinfettante del cavo orale e, in caso di placche in gola e mal di gola, aiutano anche ad aumentare la salivazione, riducendo la sensazione di secchezza della gola. Può essere usato anche dello zenzero, un potente antidolorifico, antinfiammatorio e antibatterico naturale. È consigliabile assumere un pezzetto di zenzero fresco, appena si avverte il senso di pizzicamento nella gola, così da sconfiggere il mal di gola sul nascere e scongiurare l’arrivo delle placche. Anche nel caso in cui le placche siano già presenti, tuttavia, lo zenzero potrebbe comunque alleviare il dolore. Meglio avere a disposizione una radice di zenzero fresco, perché le caramelle allo zenzero o lo zenzero candito potrebbero non essere altrettanto efficaci.

Un altro rimedio naturale che viene consigliato spesso è rappresentato dai gargarismi con acqua e sale, da ripetere sia alla mattina che alla sera, oppure quelli con aceto di mele e limone, entrambi noti per le loro proprietà disinfettanti. Ottimi anche gli infusi di salvia o timo, oppure lo spray alla propoli, il miele (da assumere in un cucchiaino con l’aggiunta di qualche goccia di limone), o le tisane all’echinacea. Meglio evitare, invece, cibi e bevande che possono irritare la gola, in primis gli alimenti molto piccanti al primo posto.

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