Pancetta, Salsiccia e Hamburger Cancerogeni come Sigarette e Amianto

Piacciono più o meno a tutte, sempre se siamo onnivore. Ma, a quanto pare, l'Oms starebbe per lanciare un allarme su pancetta, salsicce, hamburger e carni rosse in genere, che costituirebbero non solo un grave rischio per la salute, ma sarebbero addirittura cancerogene.

Chi diceva che “Tutte le cose buone sono immorali, illegali o fanno ingrassare”? Non ce lo ricordiamo, ma quale che fosse l’autore, pare avesse ragione. Nel caso in questione, le “cose buone” non solo potrebbero far ingrassare – ma sarebbe il problema minore – ma pare che facciano davvero male. Stiamo parlando di salsiccia e pancetta che, stando a quanto riferisce il Daily Mail, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sarebbero cancerogene al pari delle sigarette. Tanto che la stessa Oms starebbe per inserire le carni lavorate nell’elenco delle sostanze cancerogene, a fianco di arsenico e amianto.

Nemmeno le carni rosse sarebbero esenti dall’allarme: a quanto pare saranno a loro volta aggiunte all'”enciclopedia delle sostanze cancerogene” e saranno catalogate solo come “leggermente meno dannose” rispetto alle già citate salsiccia e pancetta.

Il Daily Mail non rivela la fonte della notizia, ma asserisce che si tratti di una fonte “molto ben informata” per una notizia che di sicuro non lascerà tranquilli né gli allevatori né il comparto alimentare. Anche perché, oltre a nuove indicazioni sulle buone abitudini nutrizionali, tutto questo potrebbe portare all’obbligo di etichette “di avvertimento” sulle confezioni di carne lavorata. Che, in particolare, sarebbe associabile al cancro all’intestino. Una conclusione avvalorata da scienziati ed esperti, che ritengono che il processo di lavorazione della carne sia cancerogeno al pari di alcol, amianto, arsenico e sigarette. Questo perché il processo di lavorazione della carne prevede affumicatura, sofisticazione, salatura o aggiunta di sostanze artificiali. Ciò avviene per esempio con prosciutto, pancetta, manzo affumicato, salame e salsicce. Verosimilmente, nemmeno gli hamburger saranno esclusi dalla conta.

In generale, la carne ha un’elevata concentrazione di grassi e si pensa che la combinazione che dà alla carne stessa il suo tradizionale colore rosso possa danneggiare le anse intestinali.

Certo è che, se venisse confermata, una notizia del genere avrebbe ripercussioni piuttosto gravi sul mercato della carne, che potrebbe subire le stesse conseguenze dello zucchero, le cui vendite sono crollate lo scorso anno dopo che l’Oms ha avvertito circa i rischi di un eccessivo consumo. La carne di manzo, da sola, vale 2,8 miliardi di sterline nell’economia e solo in Gran Bretagna dà lavoro a 440mila persone.

Non a caso le controreazioni iniziano già a farsi sentire: il Nami (Istituto Nord Americano della Carne), riporta ancora il Daily Mail, ha comunicato che:

Il buon senso e moltissimi studi scientifici mostrano come non ci sia alcuna correlazione tra carne e cancro.

Anzi. Dall’industria controbattono elencando i vantaggi della carne, ricca di proteine, vitamine, ferro e zinco, e pertanto alimento chiave di una dieta bilanciata.

Il prof. Richard Knox, un esperto che ha fatto parte dell’istituto per la ricerca sul cancro, afferma dal canto suo che “la maggior parte delle morti per cancro non sono legate al cancro all’intestino e ancor meno sono collegabili al consumo di carne“, la quale secondo le indicazioni governative del 2011 non dovrebbe essere consumata in quantità non superiori a 70 grammi al giorno per gli adulti.

Insomma, amiche, il dibattito è aperto, almeno per quelle di noi che sono onnivore. Voi che ne pensate? Noi, per il momento, e salvo smentite, continuiamo ad affidarci al buon senso popolare, che vorrebbe che l’equilibrio stia nel mezzo. Attendiamo però ulteriori indicazioni in merito da parte degli esperti.

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