Grandi novità riguardo gli attacchi di panico e i rimedi per curare questo disturbo, poco visibile ma che distrugge pian piano l’autostima e la sicurezza di chi ne è affetto.
In futuro sembra che non saranno più necessari psicofarmaci e psicoterapie, ma basterà una terapia respiratoria che faccia trovare il corretto ritmo respiratorio.
Questa è la convinzione, e notizia molto positiva, degli specialisti di Stanford che da circa 8 anni stanno lavorando in Italia al dipartimento di Neuroscienze Cliniche di Villa San Benedetto Menni (Como) sotto la guida di Giampaolo Perna.
L’attacco di panico è più una malattia del corpo che psicologica, secondo i recenti studi. Chi ne soffre ha un sistema corporeo più instabile che risponde con allarmi potenti anche ai piccoli cambiamenti.
Il dott. Perna, al primo posto in Italia come esperto in attacco di panico, e numero 15 nel mondo, racconta:

“Quando si scatena l’attacco di panico si attiva un sistema di allarme del nostro corpo che coinvolge tutti i distretti fisici, da quello respiratorio a quello cardiocircolatorio. Queste persone hanno quello che potremmo definire un sensore che regola le funzioni vitali, non regolato bene. Non si verificano quindi attacchi, ma c’è un’instabilità generale del funzionamento fisico. Situazione che si verifica in soggetti che hanno una predisposizione genetica, su cui poi influiscono fattori di stress e di vita”.

Già alcuni psicofarmaci aiutano a migliorare il sistema respiratorio e per questo l’idea della terapia respiratoria piace e sembra davvero efficace. Certo, ci vorrà sicuramente del tempo.

“Consiglio a tutti i miei pazienti di fare tre volte a settimana 30 minuti di attività fisica aerobica, come cyclette, corsa o danza, perchè non cura, ma aiuta a prevenire i disturbi di panico”

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