A chi non è mai capitato di infastidirsi al rumore di un suono in particolare? Dal masticare di qualcuno che mangia insieme a noi fino al suono infernale di chi russa e la notte non ci fa proprio dormire, questo fastidio è molto comune ed è assolutamente normale; per gli scienziati si tratta di misofonia, un disturbo sonoro scoperto nel lontano 2001 del quale però non si erano fatte ricerche più approfondite.

Proprio come ci mostra questo video, certe volte è davvero difficile trattenere la rabbia quando si sente questo fastidioso suono!

Cos’è la misofonia

Fonte: Web

Secondo quanto riporta Current Biology, la misofonia è un disturbo sonoro caratterizzato da forti emozioni negative (rabbia e ansia) in risposta a suoni quotidiani come quelli generati da altre persone (mangiare, russare…). La natura banale di questi suoni causa la misofonia che può essere un disturbo veramente fastidioso, soprattutto per chi vive a contatto con le persone 24 ore su 24. I ricercatori hanno studiato questo fenomeno attraverso delle risonanze magnetiche cerebrali fatte su 42 volontari (20 affetti da misofonia) che sono state sottoposti a tre tipi di suoni: fastidioso (persona che urla, pianto di un bambino…), neutrale (suono della pioggia…) e stimolo (russare, bere, masticare…). I risultati hanno rivelato che i soggetti affetti da misofonia reagiscono in maniera esagerata a questi suoni, in inglese chiamati “trigger-sounds“, ma perché questo?

Perché si verifica in alcuni soggetti

Nei soggetti affetti da forte misofonia, i risultati delle risonanze hanno rivelato che i “suoni stimolo” (mangiare, bere, russare…), suscitano un’esagerata attività del cervello nella corteccia insulare anteriore, specialmente nelle zone dell’ippocampo e dell’amigdala; queste due aree, infatti, servono a recuperare i ricordi e a regolare le emozioni. Altri due “sintomi” di questo fenomeno sono l’aumento della frequenza cardiaca e la risposta galvanica della pelle (variazione della resistenza elettrica della pelle provocata dai diversi stimoli emozionali). Inoltre, negli individui affetti da misofonia, le misure strutturali del cervello implicano una maggiore mielinizzazione nella corteccia prefrontale ventrocentrale.

In conclusione, Sukhbinder Kumar – uno dei ricercatori – dichiara:

“Il termine misofonia significa odio del suono, ma non di tutti i suoni: al contrario, le persone che ne soffrono sono ipersensibili solo a determinati tipi di rumori, che sollecitano una forte risposta emotiva e fisiologica. Abbiamo dimostrato per la prima volta che c’è una differenza nella struttura del cervello di chi soffre di misofonia. In particolare, la corteccia anteriore insulare è iperconnessa a strutture del cervello coinvolte con la regolazione delle emozioni e con la memoria.”

 

Sei affetta da misofonia verso chi mastica? Potresti essere un genio

Fonte: Web

Secondo lo stesso studio, la misofonia non sarebbe sinonimo di disturbo psichico e/o neurologico. Chi ne è affetto, infatti, non sente il bisogno di andare a “denunciare” questi fastidi al proprio medico e pare inoltre che i medici siano assolutamente a conoscenza dell’esistenza di questo fenomeno. Cosa ancor più particolare è che, secondo uno studio ben specifico, il disturbo di misofonia verso chi mastica potrebbe essere sinonimo di genialità. Anche noi ci siamo stupite quando lo abbiamo scoperto e abbiamo scritto un articolo. Se volete sapere qualcosa in più al riguardo:

Sapevate dell’esistenza di questo disturbo sonoro? Anche voi ne siete affette? Come fate a conviverci? A voi i commenti!

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