Medicina di genere: un approccio rivoluzionario per la salute di noi donne

Avete mai sentito parlare di medicina di genere? Si tratta di una rivoluzionaria disciplina scientifica che si propone di studiare le differenze biologiche tra uomini e donne al fine di prevenire e curare in modo più efficace disturbi e malattie. Il nuovo approccio nasce dalla constatazione che finora la sperimentazione di farmaci e le ricerche sulle malattie sono state effettuate quasi esclusivamente su soggetti di sesso maschile, escludendo totalmente le donne. Un errore che è costato caro al genere femminile in termini di salute e qualità della vita. Vediamo cosa potrebbe cambiare grazie a questa novità!

Forse non tutti sanno che è solo a partire dagli anni 90 che il genere femminile è incluso nella sperimentazione dei farmaci. Questo significa che prima tutte le cure venivano testate solo su individui maschi, senza considerare le differenze biologiche tra i sessi, a parte i casi di farmaci legati all’apparato riproduttivo.

Per questo motivo, ancora oggi, alcuni farmaci non sono consigliati in gravidanza. Non perché siano state effettivamente constatate delle controindicazioni, ma semplicemente perché non si è indagato. Pensate che alcune gravi patologie, come quelle relative all’apparato cardiovascolare, vengono trattate allo stesso modo nell’uomo e nella donna, nonostante, sintomi, incidenza, e specificità della malattia siano molto diverse.

Per assurdo, nonostante l’aspettativa di vita media di una donna sia molto più alta rispetto a quella di un uomo, l’assenza di diagnosi, terapie e cure adeguate all’organismo femminile rendono questi anni di vita in più caratterizzati da malattia e sofferenza. Partendo da questa constatazione ha iniziato a farsi strada la medicina di genere, ovvero, una disciplina scientifica che prende in considerazione le differenze tra uomo e donna per rendere più efficaci, sicure ed economiche le cure e le terapie per entrambi i sessi.

1. Salute della donna limitata alla zona “bikini”

Salute donna zona bikini
Fonte: Web

Quella definita in modo polemico dai fautori della medicina di genere “zona bikini”, ovvero, apparato riproduttivo e seno, è l’unica parte dell’organismo femminile presa realmente in considerazione della medicina e dalla ricerca finora.

Questo non ha giovato alla salute e al benessere della donna, perché si sono persi anni e anni di indagini sulle profonde differenze tra organismo femminile e maschile. Differenze che non si rivelano solo al momento della pubertà ma – spiegano gli esperti – al momento stesso della nascita e fino alla fine della vita della persona. Non solo, la fisiologia femminile pare essere molto più complessa di quanto si possa credere, e non esclusivamente per motivi ormonali. Questa complessità è al centro degli studi della medicina di genere che si propone di individuare metodi di prevenzione e cura delle patologie mirati e specifici per maschi e femmine.

2. Infarto: sfatiamo un mito, le donne rischiano di più

Infarto rischio nella donna
Fonte: Web

Una delle prime cause di morte nella donna è l’infarto del miocardio, nonostante questo venga ancora considerato e trattato come un problema prettamente maschile. I sintomi tra uomo e donna sono molto diversi e per questo in molti casi non viene diagnosticato in tempo nella donna.

Più la paziente è giovane, più i sintomi sono atipici, anche senza dolore, così spesso al pronto soccorso le donne vengono inviate in psichiatria o gastroenterologia perdendo tempo prezioso per salvare loro la vita.

Anche nella terapia post-infartuale i nuovi  studi condotti su uomini e donne hanno rilevato un tasso di mortalità femminile più alto dopo un anno dall’episodio.

3. Reazioni avverse ai farmaci, le donne ne sono colpite il doppio

Donne e reazioni avverse ai farmaci
Fonte: Web

Una disparità incredibile è avvertita nell’ambito delle reazioni avverse ai farmaci.

La fisiologia femminile non è conosciuta al pari di quella maschile. L’esperienza raccolta nelle caserme con le visite di leva su gruppi imponenti di giovani maschi è la base della sperimentazione della gran parte dei farmaci conosciuti. Per molto tempo il corpo femminile è stato considerato come una semplice “variante” di quella maschile con gravi conseguenze.

Le reazioni avverse ai farmaci, infatti, sono al quarto-quinto posto come causa di morte e/o di ospedalizzazione delle donne.

4. Anche per alcol, fumo e droghe la medicina di genere propone un nuovo approccio

Alcol, fumo e droghe nuovo approccio per donne
Fonte: Web

Indovinate un po’? Anche nel caso di fumo, alcol e droghe i farmaci per prevenzione e cure sono stati testati esclusivamente su un pubblico maschile.

Assurdo se si pensa che le donne sono molto più soggette ad alcune dipendenze rispetto agli uomini e sentono più fortemente gli effetti negative delle stesse. Anche in questo caso gli esperti della medicina di genere auspicano un intervento immediato per compensare questo gap che rende le donne più fragili e vulnerabili di fronte alle tossicodipendenze.

5. Donne più longeve… ma la qualità della vita?!

Donne più longeve e qualità della vita
Fonte: Web

Vero, noi donne statisticamente viviamo più a lungo degli uomini… ma a quale prezzo?

Siamo più soggette a deficit cognitivi, demenza, disabilità derivanti da artrosi o disturbi cardiovascolari.

Il rivoluzionario approccio della medicina di genere potrebbe finalmente creare le basi per una nuova qualità della nostra vita e soprattutto della nostra vecchiaia!

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