Fino al 22 dicembre 2012 abbiamo temuto la fine del mondo annunciata dai Maya, quando poi si parla di attentati la nostra attenzione sale alle stelle, le eruzioni dei vulcani e i continui terremoti ci fanno davvero pensare alla fine del genere umano ma la nuova minaccia per l’umanità, è rappresentata dagli antibiotici. Si, secondo Dame Sally Davies – consulente governativa per la sanità pubblica del Regno Unito – il genere umano è ormai troppo resistente alle cure antibiotiche e questo potrebbe rappresentare una vera e propria catastrofe per tutti noi. L’esperta ha dichiarato alla BBC: “Nei prossimi 10 o 20 anni alcune infezioni potrebbero non essere più curabili. Questa è una bomba a orologeria che le nazioni dovrebbero inserire nell’elenco delle più grandi minacce all’umanità”.

L’impossibilità di combattere eventuali infezioni – che diverrebbero così vere e proprie epidemie – non è l’unico aspetto preoccupante: “Tra 20 anni anche gli interventi di routine potrebbero diventare mortali se perdiamo la capacità di combattere le infezioni, come succedeva nel 1800. Per non parlare dei trapianti, che saranno di fatto impossibili per l’elevatissima mortalità post-operatoria”.

Questa emergenza sarebbe dovuta a due principali fattori: la mancanza di nuovi antibiotici e l’uso inappropriato di antibiotici da parte della popolazione che usa questo tipo di farmaco anche in casi non necessari, favorendo la nascita di nuovi ceppi batterici. La Davies spiega: “Non abbiamo nuove classi di antibiotici dalla fine degli anni ’80 e come singoli farmaci ce ne sono pochissimi allo studio delle case farmaceutiche. Questo perché per gli antibiotici non c’è lo stesso mercato che esiste per i farmaci che curano la pressione alta o il diabete”.

Insomma, sembra che l’umanità corra il rischio di epidemie catastrofiche che già in passato hanno decimato intere popolazioni. Non fare abuso di antibiotici è una raccomandazione che tutela la salute del nostro presente e quella del nostro futuro!

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