Quanto ne sappiamo di spirale intrauterina (Iud)?

Quando si parla di metodi contraccettivi ho sempre sentito parlare di pillola, preservativi, cerotti e anelli ma pochissime volte ho sentito menzionare la spirale.

Perché se ne parla così poco?

Forse perché non è solo un metodo contraccettivo, ma è anche abortivo.

Forse dipende dal fatto che non può essere assunta autonomamente, come la pillola, ma deve essere inserita all’interno dell’utero da un medico ginecologo, e questo può spaventare.

O forse l’idea di avere un oggetto fisso all’interno della cervice che può restarsene lì anche per anni, fino a quando non si decide di avere figli, non è un’idea che piace molto.

Se, come me, non conoscete per nulla la spirale ma siete curiose di apprendere qualche informazione leggete qui sotto.

1. Il modello al rame

(Foto: Web)
(Foto: Web)

In commercio esistono due modelli di spirale intrauterina: in rame e ormonale, chiamato anche Mirena.

Il primo è un oggetto di plastica avvolto da un filo di rame che viene inserito nell’utero da un ginecologo durante il ciclo.

Perché proprio di rame, vi starete chiedendo? Perché questo materiale riesce a bloccare e uccidere gli spermatozoi evitando che questi salgano attraverso la cervice per fecondare l’ovulo.

In più il rame crea una specie di reazione infiammatoria che modifica l’assetto dell’utero rendendolo di fatto inospitale ad una gravidanza, evita cioè che l’ovulo, nel caso cui sia stato fecondato, possa impiantarsi.

2. La spirale ormonale

(Foto: Web)
(Foto: Web)

Il secondo modello di spirale è quello a rilascio ormonale, chiamato anche Mirena.

Questo tipo di Iud è fatto sostanzialmente in plastica e la sua particolarità consiste nel fatto che rilascia piccole quantità di ormoni (progesterone), che modificano la formazione dell’endometrio, ossia la mucosa che ricopre la cavità interna dell’utero rendendo impossibile anche qui l’annidamento dell’ovulo.

3. È efficace

(Foto: Web)
(Foto: Web)

La spirale intrauterina è il metodo anticoncenzione più sicuro presente sul commercio.

Le statistiche affermano che la sua infallibilità si attesta attorno al 99,9%.

Questo dato però non esclude possibili rischi.

Coloro che fanno uso del Iud devono sottoporsi a regolari controlli per verificare il corretto funzionamento del dispositivo e accertarsi che questo non si sia danneggiato.

4. Non protegge da infezioni

(Foto: Web)
(Foto: Web)

Per quanto possa essere infallibile dal punto di vista della lotta contro le gravidanze non desiderate, la spirale non protegge assolutamente dalle malattie sessualmente trasmissibili.

Da questo punto di vista l’Intra Uterine Device non assicura nessuna copertura proprio come la pillola o qualsiasi altro contraccettivo che non sia il preservativo.

5. È molto costosa

(Foto: Web)
(Foto: Web)

A differenza degli altri anticoncezionali la spirale intrauterina è molto costosa.

Se un preservativo può costare indicativamente 0.50 centensimi e la pillola può avere un costo che varia dai 4 ai 15 euro, la Iud ormonale ha un prezzo decisamente più alto che si aggira attorno alle 200 €.

Ovviamente questa cifra è ammortizzabile nel tempo perché la spirale può essere utilizzata fino a 5 anni consecutivi.

6. Diminuisce il flusso

(Foto: Web)
(Foto: Web)

La Intra Uterine Device viene assunta molto spesso dalle donne che hanno un ciclo molto abbondante perché contribuisce alla sua diminuzione.

Questo avviene grazie all’ormone che viene lentamente liberato dalla spirale, il progesterone, che contribuisce a rendere più debole il flusso mestruale.

In alcuni casi sparisce completamente dopo i primi sei mesi di assunzione.

7. Può provocare spotting

(Foto: Web)
(Foto: Web)

La spirale, particolarmente quella al rame, può causare spotting nei primi mesi dal suo posizionamento.

Di cosa si tratta? Lo spotting è il termine che viene utilizzato per indicare le perdite di sangue.

Generalmente questo problema scompare nel giro di pochissimo tempo ma può essere indicatore di qualche problema con la spirale: ad esempio il modello non è compatibile con l’utero oppure il supporto non è stato inserito correttamente.

8. Può essere utilizzata come “pillola del giorno dopo”

(Foto: Web)
(Foto: Web)

La spirale intrauterina se applicata entro tre giorni da un rapporto a rischio può avere un effetto contraccettivo del 99%.

Si stima che la vita di uno spermatozoo nell’utero sia di circa tre giorni.

Quindi, inserendo nella cervice il dispositivo entro i tre giorni verranno diminuite le possibilità che uno spermatozoo ha di raggiungere e fecondare l’ovulo.

9. Non ci sono complicazioni se la si tiene più del previsto

(Foto: Web)
(Foto: Web)

A seconda della spirale che si introduce nell’utero varia anche il tempo che questa può essere tenuta.

Nel caso di una spirale a rame la durata del suo funzionamento raggiunge i 15 anni mentre per quella ormonale parliamo di 5 anni.

Ma se per svariati motivi ci si dimentica di rimuovere l’oggetto superata la sua scadenza non c’è da preoccuparsi.

La spirale può continuare a funzionare per altri due anni dopo la data di scadenza e comunque non causa nessun tipo di infiammazione.

10. Una volta rimossa si ritorna fertili immediatamente

(Foto: Web)
(Foto: Web)

Una volta che si decide di rimuovere la spirale per avere una gravidanza non bisognerà aspettare del tempo affinché l’utero ripristini la sua originaria condizione di fertilità.

Il passaggio avverrà istantaneamente e la donna riacquisterà il suo ciclo mestruale e la sua fertilità senza nessun problema.

11. Può causare l’aborto

(Foto: Web)
(Foto: Web)

Sono in molti che si pongono questa domanda quando si interrogano sugli effetti della spirale itrauterina.

Uno degli scopi della Iud è quello di rendere inospitale la cervice all’ovulo per evitare un suo possibile annidamento e di conseguenza una gravidanza.

Per questo motivo può succedere che se l’ovulo in questione è già stato fecondato, non trovando un luogo ospitale, non potrà crescere e sarà espulso.

Questo fenomeno viene interpretato come un aborto.

12. Non da problemi in caso di allattamento

(Foto: Web)
(Foto: Web)

La spirale può essere scelta come contraccettivo nel caso in cui si vogliano evitare gravidanze dopo la nascita di un bambino.

Perché? Perché non ha nessuna influenza sull’allattamento.

La Iud al rame non rilascia nessun ormone, mentre quella ormonale rilascia solo progesterone, che non alterna in nessun modo il latte materno!

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!