Non si sa bene il perchè, ma ci hanno educato ad essere sempre gentili.

A dire pochi No e molti Si. Ad essere accondiscendenti perchè il karma un giorno ci ripagherà.

Essere gentili è vero fa bene al nostro spirito, ma al nostro fegato chi ci pensa?!

In realtà io ho imparato a vivere meglio nel momento in cui ho deciso di incominciare a dire i No che sentivo provenire dalla pancia.

E se non credete a me provate a parlare con qualsiasi terapeuta, della mutua o meno.

I No fanno crescere e formano il carattere, e non sto solo parlando dei No ricevuti. Anzi.

Sono essenziali anche i No detti.

Siamo ancora troppo spesso giudicati negativamente quando ci rifiutiamo di fare determinate cose, non per pigrizia, ma per ingiustizia.

Una piccola parte di me è convinta che anche la crisi lavorativa di questi ultimi anni sia causata dai troppi pochi No detti a condizioni di contratto estremamente confutabili.

Ma lasciando perdere il lato economico della nostra vita e concentrandomi su quel che riguarda la quotidianità, voglio farmi promotrice di questo stile di vita poco etico per i più moralisti ma assolutamente positivo per vivere al meglio.

E lo posso provare con la mia personale esperienza.

Poche chiacchiere e molti fatti insomma.

Inutile nascondere che i No mi hanno salvato da diversi errori sia nella sfera affettiva, sessuale, lavorativa e emozionale in generale.

Davvero, dire No ha un sacco di vantaggi e se non vi ho ancora convinto con queste elucubrazioni  vi racconto cosa ho imparato nel momento in cui ho smesso di temere il giudizio altrui e abbracciato questa filosofia.

1. Si inizia ad essere più onesti nei vostri rapporti

(foto: Tumblr)
(foto: Tumblr)

I No fanno in modo che le persone vicine a voi rimangano quelle che vi vogliono bene davvero e che non si vogliono approfittare di voi o di una determinata situazione.

I No spesso feriscono ma quando un rapporto è vero vengono metabolizzati alla svelta e compresi pienamente.

Se ci circondiamo di persone con le quali non possiamo dire cosa ci passa davvero per la testa, che senso ha?!

È meglio circondarsi di poche persone oneste e a tutti gli altri, un saluto e se la situazione lo richiede anche un calcio in culo.

Scusatemi l’eufemismo.

2. Il vostro tempo diventa più significativo

(foto: Tumblr)
(foto: Tumblr)

Imparate a fare quello che volete davvero.

Se ti senti costretta a dover dire troppi sì, anche quando proprio non te lo senti, con il tempo finirai per sentirti confusa e stressata, irritabile su anche le piccole cose e perderai di vista la parte magica e frizzante della vita.

Essere in grado di declinare gentilmente alcuni inviti vi renderà più entusiasti degli inviti accettati e vi goderete pienamente la vostra vita.

Se un venerdì sera volete stare a casa a leggere un buon libro e infilarvi sotto le coperte alle nove di sera imparate a non giustificarvi con nessuno.

La vita è la vostra, e se ci fate caso, nessuno sacrifica la propria per i vostri interessi.

Imparare ad essere un po’ più egoiste, per la propria felicità.

3. Addio aggressività e acidità

(foto: Tumblr)
(foto: Tumblr)

Sono portata ad amare le persone, peccato che certi “obblighi” mi facciano diventare più sarcastica ed isterica del dovuto.

Da quando ho imparato a dire No, sono diventata anche una persona migliore da un punto di vista sociologico ed emotivo.

Siate coraggiosi e createvi un ambiente che incoraggia l’onestà e il rispetto.

Non sprecate il vostro tempo con chi vi rende passivi e aggressivi.

In questo modo si rischia di allontanarsi dalle persone che si amano davvero e si perde di vista l’obiettivo di ciò che si vuole veramente.

4. Conosci meglio te stesso

(foto: Tumblr)
(foto: Tumblr)

Quando si smette di cercare di piacere a tutti per forza, si impara a conoscere meglio se stessi.

Questa libertà ci aiuta a capire chi vogliamo diventare e cosa vogliamo donare di noi stessi agli altri.

Dire di no ci aiuta ad imparare dai nostri errori, a non lasciarle come esperienze sterili della nostra vita, affina la nostra comprensione di ciò che facciamo e non ci piace o quello che facciamo ma in realtà non vorremmo e ci avvicina anche di più, in senso empatico, agli altri.

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