Come seguire al meglio una dieta liquida: nessun eccesso e risultati garantiti

Se ne parla spesso ed è molto in voga fra i vip, ma per seguire la dieta liquida ci vogliono attenzione, nessun desiderio di esagerare ma, soprattutto, il parere positivo del proprio medico prima di seguirne una. Ecco come seguire un programma mirato e senza pericolosi eccessi.

Fra le diete più in voga del momento, quella liquida è senz’altro una delle più apprezzate, scelta anche da star come Gwyneth Paltrow o Kate Middleton. Su cosa si basa questo regime dietetico in grado di purificare l’organismo dalle tossine? Principalmente sull’assunzione di frullati, succhi di frutta e altri elementi liquidi che forniscano il giusto apporto in termini di frutta e verdura.

Il Liquid power, come viene chiamata la dieta che ha sostituito il Juicing, ha origine orientale, ed è appunto un’alimentazione a base di centrifugati e frullati freschi da consumare da uno a 21 giorni al mese, a seconda di quanti chili si intendano perdere, o di quante rughe e tossine ci si voglia liberare.

Un appunto importantissimo, però, è proprio che la dieta liquida non può essere seguita per un periodo di tempo troppo lungo, dato che l’assenza di carboidrati e proteine può influire notevolmente sul nostro stato di salute. Il quale deve essere, ovviamente, ineccepibile; per questo, prima di iniziare un regime di dieta liquida, è di estrema importanza affidarsi al parere del proprio medico, senza intestardirsi in diete fai da te che possono essere davvero pericolose.

Un’altra cosa che occorre dire a proposito della dieta liquida è che non viene usata esclusivamente a scopo di dimagrimento, ma è un regime che talvolta è seguito, ad esempio, prima di compiere alcuni esami.

La dieta liquida per esami e cure

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Fonte:web

La dieta liquida prima della colonscopia

La colonscopia, come spiega il sito della Fondazione Veronesi, è un esame importantissimo per la diagnosi precoce del tumore del colon-retto. Prima di effettuarla è necessario sottoporsi a una preparazione tesa a “svuotare” e pulire l’organo da esplorare, che, laddove mancante, può compromettere l’esito dell’esame stesso, impedendo allo specialista di avere un quadro completo dello stato di salute del colon, al punto da rendere necessaria la nuova effettuazione.

La preparazione a tavola è distinta in tre momenti: uno di avvicinamento (da 5 a 2 giorni prima), uno riguardante le scelte da compiere il giorno prima dell’esame, e l’ultimo che è invece relativo allo stesso giorno della colonscopia. A poche ore dall’esame, si deve bere la dose indicata dallo specialista di lassativo e assumere una colazione soltanto in forma liquida, come una tazzina di caffè o un bicchiere di tè. Nei 5-2 giorni che precedono l’esame dovranno quindi essere assunti pane, pasta di farina bianca, riso, carne, pesce, formaggi, patate senza buccia, bevande senza fibre; dovranno invece essere evitati verdura, frutta, pane, pasta e riso integrali, crusca, sughi di verdura e succhi di frutta. Il giorno che precede l’esame si dovranno mangiare tè zuccherato e/o caffè a colazione, 100 grammi di carne bianca (pollo, tacchino o coniglio) o pesce ala griglia a pranzo, da consumare entro le 12, e da dopo pranzo a mezzanotte brodo di dado o di carne filtrato, bevande zuccherate tipo tè, camomilla ed acqua, mentre dalla mezzanotte all’esame solo acqua.

La dieta liquida in caso di diverticolite

I diverticoli sono costituiti da aree della parte intestinale che si indeboliscono e cedono, formando alcuni piccoli sacchetti, e il loro sviluppo è probabilmente correlato a un’alterazione della motilità intestinale.

Le abitudini alimentari in cui è presente un consumo eccessivo di alimenti raffinati come carni, grassi, cibi conservati e un basso consumo di alimenti ricchi di fibre, frutta, verdura e legumi, cereali integrali, sono indubbiamente la prima causa di una maggiore incidenza della malattia diverticolare del colon. Quando i diverticoli sono infiammati, ovvero si soffre di diverticolite, si rende necessaria una terapia antibiotica, per combattere le infiammazioni della parete intestinale, ed è possibile, in alcuni casi, anche intervenire chirurgicamente. In queste circostanza l’alimentazione deve essere sospesa ed è necessario ricorrere alla nutrizione artificiale. In presenza di diverticolite è raccomandabile prediligere una dieta liquida o semiliquida a tenore ridotto in fibra, da seguire sotto controllo medico e solo per periodi di tempo limitati.

Gli alimenti consentiti e consigliati sono soprattutto acqua, preferibilmente oligominerale naturale, ma anche brodi o tisane, verdure, almeno una porzione a pranzo o cena, cruda o cotta, da scegliere rispetto anche alla capacità delle stesse di trattenere acqua per aumentare il volume delle feci; sono quindi indicate lattuga, radicchio, sedano e carote, zucchine e cipolle, ricche di inulina. Vanno bene anche i centrifugati di verdura. È importante anche consumare frutta, preferendo mele (contenenti pectina), arance, pere, banane (ricche di inulina), cruda e con la buccia ben lavata e ben masticata.

La dieta liquida e il diabete

Secondo un test condotto su 298 volontari a Newcastle e Glasgow, i cui risultati sono stati pubblicati sul Lancet medical journal e riportati anche da vari media nazionali, chi si è sottoposto per 5 mesi a una sorta di dieta liquida ha registrato la scomparsa del diabete. La dieta che ha permesso di eliminare il diabete si basa su quattro pasti liquidi, che prevedono l’assunzione di una polvere sciolta in acqua per minestre o frullati di frutta, per un totale di 200 calorie. Secondo quanto rilevato dallo staff che ha condotto il test, il 46% dei pazienti è guarito dopo un anno, e, fra questi, l’86% aveva anche perso ben 15 chili.

Attenzione, però: non si tratta di un trattamento terapeutico definitivo, dato che, ovviamente, con un nuovo incremento di peso di fatto tornerebbe anche il diabete, causato proprio dal grasso che provoca una situazione di stress sulle cellule.

Controindicazioni della dieta liquida

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Fonte: web

Come abbiamo accennato all’inizio, la dieta liquida non deve essere seguita per un periodo di tempo troppo lungo, dato che gli aspetti negativi, a lungo andare, sono notevoli. Si rischia infatti un’eccessiva restrizione calorica, lo squilibrio nutrizionale dato dall’assenza di carboidrati e proteine che può provocare spossatezza, stanchezza e affaticamento precoce, e non deve essere sottovalutato il temuto effetto “yo yo”, dato che, secondo le statistiche, il dimagrimento ottenuto con le diete liquide non viene mantenuto nel tempo.

Programma della dieta liquida

dieta liquida programma
Fonte:web

Il programma di dieta liquida deve essere impostato a seconda dell’obiettivo che volete ottenere: per dimagrire, ad esempio, è meglio orientarsi sui frullati, ricchi di fibra e perciò in grado di ridurre l’assorbimento degli zuccheri e dei grassi nell’intestino.
Se l’obiettivo è sgonfiare la silhouette e illuminare la pelle, vanno invece privilegiati i centrifugati sostituendoli alla prima colazione, all’aperitivo e agli spuntini.

Per dimagrire non si devono saltare i pasti, ma sostituirne uno o due al giorno con un “beverone”, oppure, se non si è costanti, ci si può limitare ad assumere un solo giorno alla settimana frullati/centrifugati alternando, il giorno successivo, un pasto a base di frullato a un pasto leggero a base di riso bollito e verdure, ad esempio.
Un programma tipico di dieta liquida potrebbe essere questo, sviluppato in due settimane:

  • Prima settimana: dieta liquida e cena solida con 200 grammi di petto di pollo / filetto di merluzzo / fiocchi di latte / albumi strapazzati.
  • Seconda settimana: dieta liquida e cena solida con 200 grammi di bistecca di manzo / trancio di salmone / provolone / frittata di uova intere.
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