Molte di noi non ci pensano troppo: è tanto il desiderio della tintarella quando arriva l’estate, che non si bada ai possibili effetti collaterali, neppure se si stanno assumendo antibiotici. La verità è che l’esposizione al sole non è un processo da prendere alla leggera e presenta una serie di regole: prendere il sole con parsimonia – soprattutto le prime volte – non esporsi durante le ore più calde, usare una protezione e così via. Il sole ha i suoi benefici, ma non bisogna sottovalutare le controindicazioni che sono tante, in particolare quando parliamo di farmaci. Antibiotico e sole possono quindi essere “presi” insieme?

Di massima, il medico di solito avvisa quali antibiotici non sono “amici” dell’esposizione al sole, ma potrebbe dimenticarlo. Il bugiardino del medicinale che si sta assumendo, in questo caso, diventa essenziale e va letto con grande attenzione. Ovviamente, se il farmaco o l’antibiotico che si sta prendendo dovessero essere avversi al sole, non bisogna interrompere l’assunzione perché vogliamo andare al mare: stiamo prendendo quelle sostanze per una ragione, per curarci, e interrompere la cura arbitrariamente può essere ancor più dannoso. E chiaramente non parliamo solo di pillole, ma anche di creme e pomate.

Antibiotico e sole (e fotosensibilizzazione)

Antibiotico e sole
Fonte: Pixabay

La prima è più immediata reazione al sole quando si stanno assumendo antibiotici è la fotosensibilizzazione. In cosa consiste? Quando si prendono degli antibiotici – dai sulfamidici all’amoxicillina – i raggi ultravioletti del sole potrebbero provocare una reazione dermica, con la comparsa di macchie rosse o di piccole bolle sulla pelle. A volte è praticamente lo svilupparsi di un’allergia, con tempistiche differenti che variano da pochi secondi dall’esposizione al sole, al perdurare anche per due o tre giorni. E si può verificare anche in parti del corpo che non hanno a che vedere con l’utilizzo dell’antibiotico – in particolare quando parliamo di pomate.

Il fenomeno accade perché l’antibiotico agisce sul sistema immunitario: in pratica, è come se il sole venisse percepito come nemico dell’organismo e si innescasse una reazione simile all’orticaria o, nei casi peggiori, all’ustione. Naturalmente, è bene rivolgersi subito a un medico o recarsi al pronto soccorso.

Antibiotici e altre reazioni al sole

Ci sono degli antibiotici – quelli che fanno parte delle tetracicline – che possono presentare anche reazioni diverse della fotosensibilizzazione, quando, assumendoli, ci si espone al sole. Sono per lo più farmaci che vengono usati per contrastare la clamidia, alcuni funghi, la bronchite cronica, la brucellosi, gli effetti della malattia di Lyme e alcune infezioni a trasmissione sessuale.

Uno dei sintomi della reazione al sole quando si è sotto antibiotici può essere la caduta di una o più unghie. L’incidenza non è però tale da creare una vera e propria casistica come per la fotosensibilizzazione. Però anche qui bisogna essere caute quando parliamo di antibiotico e sole.

Farmaci ed esposizione al sole

Antibiotico e sole
Fonte: Pixabay

Non solo antibiotici: ci sono anche altri farmaci la cui assunzione contrasta con la tintarella. Per esempio, la fotosensibilizzazione, oltre agli antibiotici, è causata anche dalla pillola contraccettiva, da alcuni antistaminici e da antinfiammatori non steroidei. In particolare, bisogna prestare attenzione al ketoprofene, che è contenuto in molti farmaci da banco che vengono assunti per banali mal di testa. Il ketoprofene, combinato con il sole, provoca la fotosensibilizzazione, ma è anche scritto sul bugiardino di questi medicinali.

Il sole e il caldo non sono amici neppure dei farmaci cardiovascolari, dei diuretici o dei betabloccanti. Questi medicinali sono solitamente utilizzati contro quelle malattie croniche come l’ipertensione, per cui bisogna consultare il medico prima di esporsi al sole. Il primo e più immediato sintomo di un contrasto tra farmaco e sole è l’abbassamento subitaneo della pressione. Infine, la questione della fotosensibilizzazione riguarda anche l’assunzione di cortisone, sia in forma di pillole che di pomate. Ma più in generale, se si sta ricorrendo o pomate o creme, bugiardino e medico di famiglia sono, come sempre, i nostri migliori amici.

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